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Come si fanno i soldi, la produzione di cartamoneta tra tecnologia e tradizione

Tra torchi, bozzetti e matrici, esemplari d’epoca e moderni, una mostra per capire “come si fanno i soldi”


Venerdì 4 ottobre a Milano alle ore 10.30, nello Spazio Eventi del grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, in via Fabio Filzi 22, si inaugura la mostra “COME SI FANNO I SOLDI, la produzione di cartamoneta tra tecnologia e tradizione”, percorso espositivo che intende far conoscere al pubblico la storia e le tecniche di produzione delle cartevalori: dal bozzetto alle prove stampa, dalle matrici alla stampa di banconote e documenti.
Potrà essere visitata gratuitamente dal 4 al 31 ottobre, dal lunedì al venerdì, con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00.

Curata da Luigi Lanfossi, vicepresidente del Museo della stampa e stampa d’arte a Lodi Andrea Schiavi, l’esposizione è la promessa che il Museo di Lodi, con la collaborazione della Tipoteca Italiana Fondazione, dell’Archivio storico di Poste Italiane, della Fondazione Fedrigoni Fabriano, dell’Associazione Italiana Cartamoneta e con il supporto di LUXORO e KBA NotaSys, ha voluto mantenere.

 

La mostra, partendo da una tavoletta sumera del 3200 a. c., passa alle prime banconote cinesi e, attraverso le prime cartemonete italiane del Regno d’Italia, arriva ai nuovi euro dei giorni nostri. Nella sezione dedicata ai francobolli, espone il primo francobollo al mondo, il “Penny Black”, i francobolli italiani prima dell’Unità d’Italia e i primi francobolli della Repubblica Italiana, quella dedicata al risparmio postale annovera un opuscolo con la lettera di Quintino Sella del 1881 “Sulle Casse Postali di Risparmio”, un libretto di risparmio del 1895 e altri titoli emessi tra Regno d'Italia e Repubblica italiana.
Esplora in particolare i materiali, gli aspetti grafici e gli elementi tecnici delle banconote, degli assegni e dei francobolli, tutti supporti cartacei “che oggi, in molti casi, sono sul punto di essere soppiantati in favore di nuovi strumenti e tecnologie”. Uno sguardo particolare è dedicato agli artisti con l’esposizione di loro preziosi bozzetti originali di banconote, francobolli e titoli azionari.

Curiosa è l’esposizione dei tagli da mille lire che illustrano la storia di questa mitica banconota: tutti ricordano il motivo della canzone “Mille lire al mese” (1939), quasi racconto di un immaginario nazionale legato ai soldi. Il rovescio della medaglia è il mondo della falsificazione, che il cinema ha immortalato nel film divenuto l’icona dei tentativi fraudolenti: La banda degli onesti (1956), con Totò e Peppino De Filippo. Involontario protagonista della pellicola è il celebre biglietto da 10.000 lire in esposizione, apparso per la prima volta nel 1948. Però la più grande operazione di contraffazione di banconote di tutta la storia, fu quella che nel 1942 Hitler affidò al maggiore delle S.S. Bernhard Kruger, milioni di sterline inglesi furono realizzate all’interno di un campo di concentramento. Entrambe le banconote, vera e falsa, sono ammirabili in mostra.

   Il giorno dell’inaugurazione e ogni martedì, utilizzando antichi torchi e attrezzature del Museo di Lodi, verranno effettuate dimostrazioni di stampa calcografica e tipografica, stesse tecniche con cui si stampavano in origine banconote e francobolli. Saranno inoltre proiettati filmati storici provenienti dall'Archivio Storico di Poste Italiane e da Banca d'Italia.

(23/09/2019)

locandina dell'iniziativa