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"Al cavallino bianco" operetta al Teatro alle Vigne

 
AL CAVALLINO BIANCO: AL TEATRO ALLE VIGNE TORNA L'OPERETTA CON UN CLASSICO RIVISITATO DALLA COMPAGNIA DI CORRADO ABBATI

Primo appuntamento del 2009 con l'operetta sul palcoscenico del Teatro alle Vigne. Venerdì 30 gennaio, gli Amici della Lirica Giuseppina Strepponi proporranno al pubblico degli appassionati Al cavallino bianco, un classico del genere, probabilmente secondo per popolarità solo a La vedova allegra. Ancora una volta, a portare a Lodi l'atmosfera coinvolgente dell'operetta sarà la Compagnia Abbati, con una produzione che si avvale anche degli allestimenti curati dall'Ente Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
 Come tutti i grandi successi teatrali, anche quello de Al Cavallino Bianco ha la sua piccola storia, legata in gran parte alla curiosa singolarità che la sua musica, pur firmata generalmente da Ralph Benatzky, in realtà è dovuta a ben cinque compositori.
Ed è questa particolarità che la rende così fresca, varia e gioiosa.
Intorno al 1930 stava suscitando ondate di ilarità sulle scene tedesche una spiritosa commedia nella quale si faceva un'allegra satira delle villeggiature presso i laghi d'alta montagna . Fu la schietta comicità della vicenda che suggerì a due esperti uomini di teatro berlinesi, Erich Charell e Hans Müller, di trarre spunto per una spassosa commedia musicale: una operetta-rivista, insomma l'anello di congiunzione fra operetta e musical. Adattare il soggetto alle esigenze di uno spettacolo musicale era facile e lo fecero avvalendosi della collaborazione di Robert Gilbert per i testi cantati.
Quanto alla musica si pensò a Ralph Benatzky, noto autore di melodiose canzoni, frizzanti ballabili e numerose colonne sonore. Per la sua esperienza nel campo della musica leggera, venne affidato a lui il compito di rivestire di note la ormai popolarissima commedia. Sennonché, impegnato in altri lavori, ritenuti più urgenti, tergiversò tanto nell'occuparsi del Cavallino che allo scadere del termine concordato ne aveva composto solo la metà. Impazienti di lanciare il loro lavoro mentre perdurava il grande successo della commedia ispiratrice, Charell e Kudelburg si rivolsero allora ad altri quattro musicisti di fama perché completassero la partitura con loro melodie. Con la musica dei suoi cinque autori (fra cui Robert Stolz) ma, per accordi editoriali, con la firma del solo Benatzky, Al Cavallino Bianco andò in scena al grande Schauspielhaus di Berlino nel novembre del 1930. Fu un successo strepitoso che nel giro di pochi mesi conquistò a trotto serrato tutta l'Europa. Un successo che dura ancora e che questa nuova edizione firmata da Corrado Abbati vuole confermare. "Al Cavallino è l'hotel più bel, è il dolce asilo che invita a farci godere la vita..."; in questi versi c'è sicuramente la sintesi del nuovo adattamento di Abbati: due ore di puro divertimento, un "dolce asilo" in uno spettacolo che sembra un fuoco d'artificio, una coppa di champagne, un rifugio di armonia e letizia dove anche lo spettatore si sente in vacanza, allietato da marce folkloristiche e ritmi sincopati, quadri di elegante spettacolarità e colpi di scena che portano all'immancabile "happy end" che vede coinvolti tutti i simpatici personaggi del palcoscenico ed i felici spettatori in platea.

Trama
 
Siamo in Austria, sul lago di S. Wolfgang, dove è situato l'Hotel Al Cavallino Bianco.
Il primo cameriere dell'Hotel, Leopoldo, ama la bella proprietaria Gioseffa, che però non lo degna di uno sguardo perché rivolge le sue attenzioni ad un giovane cliente italiano, l'avvocato Giorgio Bellati che, come ogni anno, trascorre le sue vacanze sul lago.
All'Hotel arrivano Zanetto Pesamenole, ricco industriale, e sua figlia Ottilia.
Padre e figlia sono in vacanza in Austria per ritemprarsi, visto che hanno una causa pendente con un certo Cogoli, industriale padovano. Sebbene il primo incontro fra il giovane Bellati e la bella Ottilia non sia dei più felici, Leopoldo intuisce che fra i due potrebbe nascere un amore e così, anche per allontanare Bellati dalle premure della signora Gioseffa, organizza un incontro vis a vis fra Bellati ed Ottilia ma, pur riuscendo nel suo intento, viene licenziato in tronco da Gioseffa. Leopoldo parte disperato.
Cogoli, intanto, manda al Cavallino Bianco suo figlio Sigismondo, con la speranza che si innamori di Ottilia, in modo da finire, con un matrimonio, la causa con Pesamenole. Sigismondo, "figlio di papà", viziato e un po' snob, si invaghisce invece di Claretta, una ragazza che ha buffi difetti di pronuncia e che non è certo ricca.
Lei e il padre, il buffo professor Hinzelmann, possono permettersi un piccolo viaggio solo ogni tre anni a causa delle loro non floride condizioni finanziarie.
A questo punto le cose sono veramente complicate. Leopoldo ama Gioseffa, Gioseffa ama Bellati, Bellati ama Ottilia, Ottilia dovrebbe sposare Sigismondo, che invece è invaghito di Claretta, e nel bel mezzo di queste tresche amorose arriva l'Arciduca.
Leopoldo riesce ad ottenere dal consiglio comunale che l'Arciduca sosti per una notte Al Cavallino Bianco; Gioseffa, per ringraziarlo, lo riassume. Tutti si preparano ad accogliere l'Arciduca con il massimo della cortesia ma nel bel mezzo della festa Leopoldo fa una gran scenata di gelosia e tutto perché Gioseffa stava "amabilmente" conversando con Bellati.
Gioseffa si scusa con l'Arciduca che comprende e l'indirizza verso Leopoldo: "Non bisogna cercare la felicità lontano quando la si ha a portata di mano".
Il lieto fine non è lontano. Le coppie sono ormai formate: Sigismondo e Claretta, Bellati e Ottilia, Leopoldo e Gioseffa. E il processo? Anche quello a lieto fine, con buona pace del buffo Zanetto Pesamenole.

(28-01-2009)


Amici della Lirica Giuseppina Strepponi
Teatro alle Vigne - Lodi
Venerdì 30 Gennaio 2009 - Ore 21.00
AL CAVALLINO BIANCO
Operetta di Hans Müller e Erik Charell
Musiche di Ralph Benatzky
Edizioni Suvini-Zerboni, Milano
Nuova Produzione
Allestimenti dell'Ente Lirico Teatro G. Verdi Trieste
Adattamento di Corrado Abbati
Coreografie di Giada Bardelli
Direzione musicale Marco Fiorini
Regia di Corrado Abbati
Biglietti: € 25,00 intero
Prevendita presso la biglietteria del teatro: martedì e giovedì 10.00-12.30,
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 15.00-18.00,
terzo sabato di ogni mese 09.30-12.30
Nei giorni di spettacolo i biglietti sono in vendita
da un'ora prima della rappresentazione.
La biglietteria, nell'orario di apertura, accetta
prenotazioni telefoniche o via mail e fax.
TEATRO ALLE VIGNE Via Cavour, 66 - Lodi
Telefono 0371/425862-3, fax 0371/549104
Email
biglietteria@teatroallevigne.net