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Prezzi al consumo, febbraio di aumenti


PREZZI AL CONSUMO, FEBBRAIO DI AUMENTI: PIU' 0,6 PER CENTO SU BASE MENSILE E PIU' 2,8 PER CENTO SU BASE ANNUA

Tasso di inflazione locale perfettamente allineato a quello medio nazionale: è questo il risultato delle rilevazioni sull'andamento dei prezzi al consumo effettuate nei primi due mesi del 2008 dall'Ufficio di Statistica del Comune. Dopo l'impennata dell'ultimo trimestre del 2007 (quando il tasso di inflazione era salito a Lodi dall'1,1 al 2,4 per cento, avvicinandosi a quello nazionale, pur restando inferiore di 0,2 punti), il divario è stato definitivamente colmato a febbraio, per effetto della diminuzione del dato nazionale e del corrispondente aumento di quello locale, che ha vanificato i buoni risultati di gennaio, quando la crescita dei prezzi al consumo si era fermata a Lodi sullo 0,3 per cento congiunturale (vale a dire rispetto a dicembre 2007) e sul 2,5 per cento tendenziale (cioè su base annua), contro il più 0,4 per cento congiunturale e il più 3 per cento tendenziale a livello nazionale. A febbraio, invece, l'andamento locale si è discostato da quello nazionale in modo sensibile: più 0,6 per cento contro più 0,2 a livello congiunturale, per un dato tendenziale sui 12 mesi di più 2,8 per cento, identico a quello nazionale.
Nel primo mese dell'anno, il comparto con il più vistoso aumento è stato quello delle bevande alcoliche (più 2,6%, in particolare vino comune più 4,8 e vino Doc più 2), ma in rapporto al peso proporzionale nel paniere dei prodotti rilevati hanno avuto maggior significato gli aumenti registrati per alimenti e bevande analcoliche (più 0,9) e abitazione, acqua, energia elettrica (più 0,5).
Nel primo caso, le più vistose variazioni al rialzo hanno riguardato  i formaggi (più 6,7 gli stagionati, più 4,8 quelli fusi a fette, più 3,3 la fontina), la passata di pomodoro (più 6,8), i dadi per minestra (più 5,2) e il latte fresco intero (più 2,9); tra i pesci, forti aumenti per sogliole (più 24,7), pesce spada (più 20,5), alici fresche (più 14,4), cefali (più 18) e orate di allevamento (più 13,9); tra gli ortaggi, impennata dei carciofi (più 62,2), seguiti da finocchio (più 28,6), zucchine (più 21,7), pomodoro da insalata (più 18,9), cavolo (più 19,6), cicoria (più 17,1), erbette (più 13), cavolfiore (più 12,7), fagiolini (più 11,4) e radicchio (più 10,8); per la frutta, aumenti tra l'1 e il 3 per cento per varie tipologie di mele e pere, nonché di oltre il 3 per cento per le banane, mentre in discesa le arance nazionali (meno 13,9). A trainare l'aumento del comparto abitazione sono stati gli affitti di appartamenti ammobiliati (più 13,7) e il gas per cottura (più 15,4), mentre è diminuito il costo del gas per riscaldamento (meno 1,2). Tra i comparti più importanti, in aumento dello 0,4 per cento quello della ristorazione, soprattutto per l'acqua minerale servita al bar (più 4,9).
A febbraio, il comparto alimentari ha mantenuto il trend di crescita del mese precedente (più 0,9), con aumenti significativi per la pasta (sia di semola di grano che all'uovo, sopra il 10 per cento) e il burro (più 5), salmone e branzini (tra il 6 e l'8%), mele fuji e pere abate (tra il 4 e l'8 per cento), melanzane (tra l'8 e il 13 per cento), carote (quasi 14 per cento) e pomodoro da insalata (circa 10 per cento), mentre sono risultati in flessione i prezzi di mozzarella (meno 4,5), pesce surgelato (meno 7), crema di riso prima infanzia (meno 4,5), bevande gassate (circa meno 3 per cento), merluzzo (meno 17), mele golden e pere decana (tra il 4 e il 5 per cento), arance tarocco (meno 17,4), finocchi (meno 15,6), insalata scarola (meno 19,7), cavolfiore (meno 21,5), lattuga (meno 11,4).
Il rialzo del dato medio di inflazione generale è stato tuttavia determinato soprattutto dal comparto abitazione, acqua ed energia: più 2,1 per cento complessivo e ben più 7,6 per il gas da riscaldamento. In aumento anche mobili, articoli e servizi per la casa (più 0,5, tra cui detersivi per pulizia più 5,4 per cento) e ristorazione (più 1,1 per cento, in particolare aperitivo al bar più 2,3 e caffè al bar più 1,3 per cento).
(04-04-2008)