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Bonifica orti Selvagreca

ORTI DI SELVAGRECA, AL VIA I LAVORI PER LA BONIFICA FINALE DELL'AREA OLTRE 1.000 TONNELLATE DI RIFIUTI DA RIMUOVERE E SMALTIRE, PER UN COSTO DI 140.000 EURO

Avviato nell'ottobre del 2005 con le prime operazioni di sgombero delle numerose strutture abusive realizzate nel corso di trent'anni sull'area, il piano di riqualificazione dei cosiddetti "orti di Selvagreca" proseguirà nelle prossime settimane con un impegnativo intervento di bonifica, che prevede la rimozione di oltre 1.000 tonnellate di rifiuti di varia tipologia, per una spesa di circa 140.000 euro.
A effettuare i lavori sarà la ditta Linea Ambiente di Rovato (BS), che si è aggiudicata l'appalto offrendo un ribasso del 16 per cento rispetto alla base d'asta.
I rifiuti presenti sull'area, accatastati in appositi cumuli coperti da teli impermeabili, consistono in circa 800 tonnellate di materiali risultanti dalla vagliatura dello strato di terreno superficiale asportato, 300 tonnellate di sfalci vegetali derivanti dalla rimozione di arbusti e cespugli infestanti e 40 tonnellate di macerie edili.
I lavori riguarderanno la rimozione e lo smaltimento presso idonei impianti dei rifiuti accatastati nell'area, inclusa la rimozione dei teli e la pulizia delle porzioni di terreno liberate dagli scarti, al fine di asportare completamente qualsiasi rifiuto depositato, anche al di fuori dei mucchi esistenti. I mezzi addetti al trasporto dei rifiuti dovranno eseguire per ogni viaggio una pesata presso la piattaforma ecologia dell'Astem, comunicando il numero del formulario di identificazione dei rifiuti; la pesata verrà quindi ripetuta presso l'impianro di smaltimento di destinazione.
"Si tratta di un ulteriore passo avanti dell'impegnativo piano di recupero dell'area degli orti di Selvagreca - sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini - un obiettivo per il quale l'amministrazione ha già investito in due anni e mezzo quasi 300.000 euro. Quasi trent'anni di abusi e di utilizzo dell'area senza alcun controllo avevano determinato una grave situazione di degrado, a cui è indispensabile porre rimedio. Una volta completata la bonifica, sarà possibile ripristinare l'area sotto il profilo ambientale, per renderla successivamente di nuovo disponibile, in un contesto riqualificato e con regole chiare. Le assegnazioni dei lotti seguiranno procedure trasparenti, che imporranno agli assegnatari precisi vincoli da rispettare, a tutela dello stato dei luoghi".
L'area si estende per circa 7.500 metri quadrati e in origine, nel 1976, era stata suddivisa in 23 lotti, i cui gestori effettivi nel 2005 risultavano nella maggior parte dei casi differire dagli assegnatari ufficiali, 8 dei quali non è stato neppure possibile rintracciare, poiché ormai irreperibili.
"Nel corso dei numeroso sopralluoghi effettuati dalla Polizia Locale nel 2005 erano state riscontrate numerose irregolarità - ricorda l'assessore all'ambiente, Simone Uggetti - in particolare per quanto riguarda la realizzazione di strutture e persino di vere e proprie costruzioni prive di autorizzazione. Al di là delle piccole baracche per il ricovero di attrezzature utilizzate per la coltivazione degli orti, che comunque avrebbero dovuto rispondere a precisi requisiti per le dimensioni e i materiali impiegati, sono stati registrati abusi di ogni tipo. Le recinzioni, che secondo le intese tra gli assegnatari i l'amministrazione comunale dovevano consistere in reti metalliche inserite tra siepi di ligustrum, erano state per esempio spesso sostituite da muretti con ingressi delimitati da cancellate in ferro. In molti hanno persino realizzato box in lamiera per il ricovero di automezzi, piccoli laboratori, depositi di materiale edile, pollai, stalle per cavalli e altri animali, addirittura edifici in muratura. Non pochi dei lotti erano ormai incolti e venivano utilizzati per lo stoccaggio di rifiuti di vario genere. Anche le aree che ancora venivano effettivamente gestite a orto necessitavano di una più puntuale regolamentazione per molti aspetti, per esempio per quanto riguarda l'irrigazione, che veniva effettuata prevalentemente pescando acqua di falda tramite pompe azionate con motori a scoppio".
 Dopo la rimozione delle strutture abusive, delle roulotte che sostavano sull'area (alcune delle quali utilizzate come ricovero notturno da extracomunitari irregolari) e lo sgombero degli animali, una prima operazione di bonifica eseguita nel novembre del 2006 aveva riguardato 7 tonnellate di rifiuti ingombranti di vario tipo, 2 tonnellate di frigoriferi, 1 tonnellata di apparecchiature elettriche ed elettroniche e 300 metri quadrati di lastre di eternit. Dall'area erano stati prelevati anche dei campioni di terreno, inviati in laboratorio per essere sottoposti ad analisi che consentissero di definire in modo preciso la natura dei materiali interrati, con esami di caratterizzazione e "verifiche di cessione", vale a dire accertamenti sull'eventuale rilascio di sostanze.
Nei prossimi giorni inizierà anche l'intervento di bonifica di un'altra area, quella di via Grandi, destinata ad ospitare un nuovo parco pubblico nella circoscrizione di San Fereolo, il cui progetto preliminare è stato presentato la scorsa primavera: in questo caso i lavori saranno realizzati dall'Astem, per un costo di circa 10.000 euro.
(07-03-2008)