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Precisazione sugli impianti pubblicitari illegittimi nel Comune di Lodi

In un articolo pubblicato martedì 11 marzo sull'edizione locale del Giorno, il presidente di un'associazione di rappresentanza di imprese del settore pubblicitario ha mosso gravi e infondate accuse nei confronti del Comune, a riguardo delle procedure adottate per sanzionare e rimuovere le installazioni abusive e irregolari di impianti pubblicitari, definite come discrezionali e contrarie al principio di imparzialità.

Di seguito, la nota di replica dell'amministrazione comunale:

L'articolo intitolato <<Cartelli pubblicitari illegittimi. "Il Comune sa, ma non fa nulla">> rappresenta un inaccettabile ribaltamento della realtà e le affermazioni del signor Giorgio Conca, presidente Aipe, riportate nell'articolo, sono prive di fondamento.
Tutte le azioni del Comune sono avvenute in piena trasparenza e nel rispetto delle disposizioni normative vigenti, mantenendo un comportamento uniforme con tutti gli operatori imprenditoriali del settore presenti sul territorio, senza alcuna distinzione 
discrezionale, come invece il signor Conca ha ingiustamente accusato.
L'unica distinzione è quella, oggettiva e motivata, tra impianti pubblicitari irregolari già presenti prima dell'entrata in vigore del Piano Generale approvato nel maggio 2013 e impianti successivamente installati senza autorizzazione, perciò abusivi.
Per quanto riguarda gli impianti già in precedenza presenti, collocati in posizioni non più ritenute idonee dal nuovo Piano Generale, il Comune ha provveduto da tempo ad attivarsi presso gli operatori interessati, concordando tempi e modalità di rimozione delle installazioni non a norma, rimozioni che in alcuni casi sono già avvenute e che si completeranno entro giugno di quest'anno, secondo quanto assicurato, con riscontro documentale, dagli stessi operatori. Non risponde quindi a verità che il Comune non abbia fatto nulla per affrontare e risolvere queste situazioni irregolari, né tantomeno che il Comune abbia dovuto "ammettere" (come si sostiene nell'articolo) che esistano irregolarità, dato che queste sono state puntualmente rilevate nell'ambito del censimento avviato contestualmente all'elaborazione del Piano Generale degli Impianti Pubblicitari.
Il caso segnalato dal signor Conca è di tutt'altra fattispecie, riguardando impianti installati da parte di operatori associati ad Aipe in posizioni irregolari e senza alcuna autorizzazione, successivamente all'entrata in vigore del Piano Generale; tali irregolarità 
sono state inevitabilmente rilevate e sanzionate dalla Polizia Locale, nello svolgimento delle sue funzioni di controllo sul territorio. I titolari degli esercizi commerciali a cui sono stati venduti spazi pubblicitari non autorizzati sono stati quindi informati dal Comune della circostanza, al fine di non incorrere, a loro insaputa, in sanzioni; gli esercizi in questione hanno peraltro annunciato azioni nei confronti degli operatori, dai quali avevano ricevuto proposte commerciali relative a spazi che erano stati presentati come regolari e concessionati. Tutti questi elementi di conoscenza sarebbero stati peraltro facilmente acquisibili, premurandosi di consultare direttamente il Comune. Infine, si ricorda che per future assegnazioni di spazi su area pubblica per l'installazione di impianti pubblicitari, il Piano Generale prevede che si proceda tramite gara pubblica, per opportune esigenze di 
trasparenza e tutela della concorrenzialità tra i vari operatori del settore.

(13.03.2014)


Ultima Modifica: 25/05/2022