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Servizio gratuito di baby sitter oer genitori lavoratori atipici

SERVIZIO GRATUITO DI BABY SITTER PER GENITORI LAVORATORI ATIPICI E SENZA RETE PARENTALE DI SUPPORTO: DOPO I POSITIVI RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE DEL 2007 L'ATTIVITA' RIPRENDE ANCHE PER IL 2008

Dopo i positivi risultati della sperimentazione effettuata nel 2007 nell'ambito di un progetto
Finanziato dall'Unione Europea, il servizio gratuito di baby sitter a domicilio per genitori lavoratori atipici promosso dal Comune di Lodi proseguirà anche nel 2008, grazie ai fondi della legge regionale 23/99 (Politiche regionali per la famiglia).
"L'iniziativa - ricorda l'assessore comunale alle politiche temporali, Giuliana Cominetti - era nata tra il 2006 e il 2007 sulla base della rilevazione di un crescente numero di richieste di supporto nella cura dei figli da parte di donne lavoratrici, in particolare donne con impieghi "atipici", quali contratti a termine, part-time, interinale e ogni altra tipologia di inquadramento che richiede forte flessibilità di orario e di calendario delle prestazioni. Abbiamo quindi pensato di attivare un servizio di accadimento dei bambini e di supporto pedagogico alle famiglie che fosse organizzato secondo modalità altrettanto flessibili e personalizzate, con la collaborazione di un gruppo di bay sitter qualificate, previo apposito corso di formazione e istituzione di un "albo comunale" delle operatrici. Il riscontro è stato immediatamente positivo: tra giugno 2006 e luglio 2007 sono state 25 le famiglie che hanno usufruito del servizio, per un totale di 341 bambini assistiti, di età compresa tra pochi mesi di vita e 10 anni".
Nonostante il servizio non comporti alcuna spesa per gli utenti, la motivazione prevalente della richiesta di aiuto non è stata di ordine economico, ma legata proprio all'estrema variabilità di orario degli impegni di lavoro e dalla mancanza di una rete parentale di supporto, a testimonianza di un crescente fenomeno di solitudine delle famiglie, non poche delle quali monoparentali (per effetto di separazioni e divorzi)."Questo progetto - sottolinea l'assessore Cominetti - è stato utile anche per far emergere situazioni di disagio e fabbisogni altrimenti sconosciuti. Per esempio, in diversi casi l'iniziativa ha permesso di togliere le famiglie da una condizione di isolamento ed emarginazione, aiutandole ad integrarsi in relazioni non solo come le "tate", ma anche con altre famiglie. Agendo in rete, con il coordinamento del Centro Contempo del Comune e della Cooperativa Sociale Famiglia Nuova che ha curato l'attività formativa, le baby sitter hanno infatti creato opportunità di contatto e conoscenza fra i bambini e i rispettivi genitori".
A usufruire del servizio sono state soprattutto famiglie italiane (oltre il 70 per cento del totale), mentre per le famiglie straniere è stato messo a disposizione anche un supporto di mediazione culturale, in relazione ai vari Paesi di provenienza.
La domanda si è incentrata sulle fasce orarie "scoperte" dalle strutture scolastiche (mattina tra le 06.00 e le 08.00 e tardo pomeriggio-sera tra le 17.30 e le 22.00); più limitate le richieste per i fine settimana e per periodi sporadici (malattie, vacanze, impegni improvvisi). Infine, una curiosità: tra gli utenti, un solo genitore maschio single, di età tra 36 e 50 anni. Il servizio è ora pronto a ripartire, con un nuovo titolo (Una tata per amica), un target anagrafico più circoscritto (1-8 anni) e una copertura oraria leggermente più estesa alla fascia serale (dalle 06.00 alle 23.00, tutti i giorni della settimana).
Il nuovo modulo del servizio prevede un totale di 750 ore di prestazione, massimo 75 per famiglia, con un tetto settimanale di 20. La selezione per l'ammissione al servizio avviene tramite un colloquio di rilevazione della situazione famigliare, su appuntamento a concordare contattando il Centro Locale di Parità del Comune di Lodi al recapito telefonico 0371/424183, dal lunedì al giovedì dalle 14.30 alle 16.30, oppure recandosi allo sportello informativo di via Orfane 12 il giovedì dalle 09.00 alle 12.00. nel caso in cui il numero delle domande superi la disponibilità, verrà formulata una graduatoria, con priorità per genitori soli e privi di rete parentale, in condizioni lavorative atipiche, con orari disagevoli o in cerca di occupazione.
(31-012008)