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Zuzzurro e Gaspare in "Non c'è più il futuro di una volta"

E se pensare al futuro, per una volta, diventasse divertente? E se riuscissimo, in questo momento particolare, a riderci sopra, a dissacrarlo? Non sarebbe forse la formula migliore, la più ottimista, la più alternativa? Ottima idea, ottima soluzione.

Ci hanno pensato i due funambolici folletti della risata Gaspare e Zuzzurro che da più ditrent'anni leggono e rileggono la nostra quotidianità e la nostra società con stupore bambinesco e sarcasmo da filosofo. Nasce così Non c'è più il futuro di una volta, il nuovo spettacolo del duo (in rappresentazione venerdì 14 gennaio presso l'Auditorium Bpl di via Polenghi Lombardo, per la stagione di cabaret d'autore del Teatro alle Vigne) cheattinge ovviamente a piene mani nelle tecniche consolidate e giocate del cabaret classico, aggiungendo il piglio personale, il ritmo serrato, il piacere della battuta, una lungimiranza da teatranti, da cittadini acuti ed osservatori, una comicità veloce ma anche il pensiero fine, una visione limpida e dissacrante. Insomma, il riconosciuto marchio di fabbrica di Gaspare e Buzzurro, cioè ridere, perché una risata si infiltra nei polmoni, nello stomaco, prendendo la strada secondaria del pensiero, del vedere e del capire.

Non c'è più il futuro di una volta è una carrellata di comicità di situazione che attinge dalvero, da quello che brucia sulla pelle e che condiziona i nostri comportamenti quotidiani. Così lo spettacolo vira al sociale, denuncia a suo modo le incomprensioni tra i vecchi modelli e le nuove modalità: di vivere, di incontrarsi, di condividere, di invecchiare. Ne nascono allora situazioni paradossali, terribilmente rivelatrici di miserie umane, ma sempre con il sorriso. Lo spettacolo vuol essere, tra una battuta e l'altra, una chiave, un suggerimento, una "password" per adeguarsi, per imparare a stare al tempo, per tenerci strette le nostre peculiarità umane, i nostri esilaranti difetti, i nostri stupefacenti pregi.

Concepito nell'anno dedicato a Darwin, lo spettacolo è un invito a dare all'uomo, anzi a restituirgli, quel che è solo dell'uomo: se il pollice opponibile ce lo troviamo in mano non usiamolo solo per digitare tastini sempre più piccoli, ma difendiamoci con il gesto ottimista per antonomasia, "tutto ok, ce la facciamo, ce la faremo" ... anche ad entrare in un terzo millennio pieno di insidie, pieno di strani aggeggi, pieno di personaggi allegorici; sì, ce la faremo, ci dicono Gaspare e Buzzurro, raccontando nuove fiabe ai nostri bambini, aggiungendo nuovi sogni ai vecchi ideali. Perché non entrarci è impossibile, ma lo faremo a modo nostro: ridendoci sopra. E tutto sembrerà più leggero, possibile, sopportabile!

(12-01-2011)

Teatro alle Vigne
Rassegna Cabaret d'Autore
Venerdì 14 gennaio 2011 - Ore 21.00
Auditorium Bpl (via Polenghi Lombardo)
Non c'è più il futuro di una volta
di Aicardi, Formicola, Pistarino, Freyrie
con Zuzzurro e Gaspare
regia Andrea Brambilla
produzione Artisti Associati
ideazione scenica e costumi Pamela Aicardi
luci Fabio Menozzi
musiche Los Chitarones, Lorenzo Arco
Biglietti: intero 21 euro, ridotto 17 euro (fino a 25 anni e oltre 65 anni)
Prevendita: biglietteria del teatro, via Cavour, 66,
mercoledì 15.00-18.00, giovedì 10.00-12.30 e 15.00-18.00, venerdì 15.00-18.00,
il giorno dello spettacolo da un'ora prima dell'inizio
Nei giorni di apertura la biglietteria accetta
prenotazioni via e-mail, telefono o fax
Teatro alle Vigne, via Cavour, 66, 26900 Lodi,
telefono 0371/425862-3, fax 0371/549104,
e-mail info@teatroallevigne.net, www.teatroallevigne.net
 

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