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Viviamo insieme il nostro quartiere presenta "Confine d'incontro"

 
Ciclo di tre appuntamenti per capire le difficoltà ed opportunità dei giovani immigrati

Tre incontri per affrontare, con l'ausilio di un film, i temi legati alle cosiddette "seconde generazioni", cioè i ragazzi stranieri che vivono da tempo, o addirittura sono nati, in Italia: ragazzi che si trovano a fronteggiare, soprattutto in età adolescenziale, una serie di contraddizioni legate al fatto che si trovano a cavallo di due culture differenti, da una parte quella familiare e dall'altra quella del Paese che li ospita e che è ormai il loro Paese.
Si tratta di Confine d'incontro: la società italiana cambia, le seconde generazioni crescono - Pellicole giovani sui temi della diversità sociale, iniziativa in programma presso l'oratorio del Borgo (in via Borgo Adda) nell'ambito del progetto Viviamo insieme il nostro quartiere, promosso da Comune, parrocchia, Caritas e associazioni della città bassa, in collaborazione con Fondazione Cariplo, Coordinamento Regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato e Cooperativa Il Tetto.
Tre gli appuntamenti (sempre con inizio alle ore 17.00), di cui i primi due destinati alla visione di altrettanti film e l'ultimo all'organizzazione di un momento di incontro e aggregazione.

- 27 novembre: visione del film Jalla! Jalla! (2004, Svezia, durata 90 minuti, regia Josef Fares, con Fares Fares, Torkel Petersson e Tuva Novotny). Due amici, che lavorano come custodi in un parco, uno svedese (Mans) e l'altro libanese (Roro), che vivono in una società libertaria come quella svedese dove sembra che non pesino per nulla i pregiudizi etnici e raziali (come invece capita in altre nazioni); una ragazza svedese, con famiglia che accoglie a braccia aperte il fidanzato arabo della figlia; la famiglia di lui che invece ha grossi problemi ad accettare lei, rischiando di trasformare in dramma la storia d'amore dei due ragazzi, perché vorrebbero che lui sposasse una ragazza libanese (Yasmin); come se non bastasse, il migliore amico di lui che si innamora di lei; un insieme di situazioni paradossali ed esilaranti che consentono di arrivare ad un finale inaspettato. Un film molto divertente e ironico che "buttandola sul ridere", senza utilizzare facili volgarità, mette in evidenza tutte le difficoltà che si possono incontrare quando si tenta di integrare due culture troppo diverse, in questo caso quella araba e quella svedese. Una storia da cui appare in maniera chiara la contrapposizione tra la mentalità di un ragazzo e quella della sua famiglia.

- 4 dicembre: visione del film Viaggio alla Mecca (2004, Francia-Marocco, regia Ismaël Ferroukhi, con Nicolas Cazale, Mohammed Majd, Jacky Nercessian, Kamel Belghazi). Almeno una volta nella vita, un musulmano deve andare in pellegrinaggio alla Mecca per essere, alla sua morte, accettato in cielo. In Francia, un anziano marocchino sente che a breve dovrà fare questo viaggio, e chiede al giovane figlio di accompagnarlo in automobile per cinquemila chilometri. Fra loro c'è una grande distanza. La cultura diversa, la religione (il figlio, nato in Francia, non è musulmano), l'età, sono i muri che si frappongono nella costruzione di un dialogo e di una condivisione. Il viaggio sarà lungo e difficile, con molti ostacoli da superare, e l'arrivo alla Mecca costringerà padre e figlio a parlarsi. Un "road movie" a due, attraverso Paesi occidentali e mediorientali, che diventa l'occasione di un conflitto tra il giovane impulsivo ed il padre legato alla tradizione, che cerca di offrirgli gli insegnamenti con i quali diventare un uomo.

- 11 dicembre: Organizza il tuo happy hour! Spazio alla fantasia e alla creatività di chi vorrà creare un momento di condivisione e di festa portando oggetti, musiche, esperienze, libri, cibo ecc., per diventare protagonista insieme agli amici, vecchi e nuovi. Le proposte verranno raccolte durante i primi due incontri, in occasione delle proiezioni dei film.
(23-11-2009)