Home  /  Urp / Comunicati Stampa / 2009 / Maggio / Vaghissimo ritratto, sabato 16 maggio alle 22.30, la musica del trio Trovesi/Petrin/Maras

Vaghissimo ritratto, sabato 16 maggio alle 22.30, la musica del trio Trovesi/Petrin/Maras

 
VAGHISSIMO RITRATTO, VIAGGIO NELLA MUSICA DA MONTEVERDI A BREL E TENCO, IN UNA COMBINAZIONE DI PARTITURE E IMPROVVISAZIONI JAZZISTICHE DEL TRIO TROVESI/ PETRIN/ MARAS

Un progetto di "improvvisazione da camera" ideato dal grande clarinettista Gianluigi Trovesi (una delle più importanti figure del jazz italiano) e realizzato in trio con Umberto Petrin al piano e Fulvio Maras alle percussioni e all'elettronica.
E' Vaghissimo ritratto, autentica opera musicale (incisa nel 2007 per la Ecm) in cui si combinano graziose melodie a ritratti d'ogni possibile provenienza: Palestrina, Orlando di Lasso, Monteverdi, Josquin Des Prés, Jacques Brel, Luigi Tenco, come del resto brani dei membri del gruppo, improvvisazioni spontanee e collettive, coprendo uno spettro eccezionalmente vasto, che costituisce sia un viaggio attraverso la melodia nella musica d'arte occidentale quanto un'analisi dell'alto artigianato del compositore di canzoni in un ambito allargato.
Questa straordinaria esperienza verrà riproposta dal vivo sabato 16 maggio presso il chiostro dell'ex convento di San Cristoforo in via Fanfulla (ore 22.30, in caso di maltempo l'evento si terrà presso il Teatro alle Vigne di via Cavour), nell'ambito del festival I sette peccati capitali. Lussuria! Vaghissimo Ritratto è il suono di Gianluigi Trovesi che rende ragione dell'ampio raggio delle sue esperienze musicali. Il jazz, la musica rinascimentale e quella popolare in un nuovo bilanciamento, ben calibrato, che riflette sia l'identità culturale del clarinetto e la forza specifica delle combinazioni strumentali.
La "vaga immagine" di Trovesi, Petrin e Maras illustra creativamente un altro rilevante capitolo della continua "riformulazione linguistica" in atto nell'ambito dell'improvvisazione europea. I primi semi per il progetto furono piantati nel 2001, quando Gianluigi Trovesi e il pianista Umberto Petrin furono invitati a suonare in un concerto organizzato nel 100° anniversario della morte di Alfredo Piatti, il violoncellista-compositore di Bergamo amato da Liszt e Mendelssohn.
Le loro decostruzioni delle sue melodie fecero scaturire idee per un fresco e inedito progetto della casa discografica ECM, specialmente dopo che le percussioni, l'elettronica e i campionamenti di Fulvio Maras furono inserite nel gruppo. Tramite la sua esperienza nella musica per il teatro e la lunga consuetudine di lavoro con Trovesi, ad esempio con l'Ottetto, Maras è capace di creare particolari atmosfere attorno al gioco di clarinetto e pianoforte, valorizzandone l'interazione e suggerendo relazioni all'interno di un repertorio certamente a vasto raggio.
Questi "incontri" con il fantasma di Piatti - talvolta appena pallidamente distinguibile attraverso il prisma del loro improvvisare - si svolgono lungo il filo rosso di un album che contiene il più affascinante Trovesi degli ultimi anni. Certamente riconosciuto come una delle più importanti figure nell'ambito dell'improvvisazione europea, Trovesi arrivò all'ECM tramite l'Italian Instabile Orchestra e il cd Skies of Europe, per poi realizzarne altri tre: due in accoppiata con il fisarmonicista Gianni Coscia (In cerca di cibo e Round About Weil) e uno, Fugace, alla testa del proprio Ottetto.
Significativa è stata anche la partecipazione al progetto Charmemediterranéen, con la ONJ diretta da Paolo Damiani. Suonando Trovesi diversi strumenti a fiato, ne aveva portati per la seduta di registrazione di Vaghissimo ritratto a Udine un discreto numero per poi concentrarsi esclusivamente sul clarinetto contralto. Umberto Petrin fa tuttora parte con Trovesi dell'Italian Instabile Orchestra e si è integrato come pianista nel 1997, in sostituzione di Giorgio Gaslini che lasciava: è ben conosciuto come poeta ed è nota la sua vicinanza con il mondo delle arti visive. Naturalmente lo è ancor più come "poetico" pianista e compositore ma è anche popolare la sua attività a fianco di Stefano Benni, scrittore, e di Giuseppe Cederna, attore. Ha pubblicato diversi contributi su importanti riviste letterarie e ha lavorato con molti dei più importanti musicisti italiani ed internazionali, tra i quali: Steve Lacy, Lee Konitz, Tim Berne, Paul Rutherford e molti altri ancora.
Il suo mondo musicale è stato influenzato da Skryabin da un lato e da Thelonious Monk dall'altro, e di conseguenza egli ha una profonda consapevolezza del rapporto colore-suono quanto delle possibilità del ritmo, ostinato od irregolare che sia. Fulvio Maras ha suonato e registrato con importanti figure del jazz italiano come Giancarlo Schiaffini, Paolo Damiani, Bruno Tommaso oltreché, naturalmente, Gianluigi Trovesi. Sul lato internazionale ha dato concerti con musicisti del calibro di Ralph Towner, Pierre Favre e Kenny Wheeler.
Ha lavorato in ambito jazz, orchestrale, world music, musica per il teatro e contesti pop, avendo ampie possibilità sia come percussionista sia come manipolatore di effetti elettronici. In Vaghissimo ritratto, oltre che al set percussionistico, suona un campionatore Akai, una piastra Roland Handsonic e un computer Mac.
 
(13-05-2009)