Home  /  Urp / Comunicati Stampa / 2009 / Dicembre / Il Ministero degli Interni approva il progetto di videosorveglianza

Il Ministero degli Interni approva il progetto di videosorveglianza

 
Stanziati oltre un milione di euro per 35 telecamere in 19 postazioni

Il progetto del sistema integrato di videosorveglianza per il presidio ed il controllo dell'area urbana promosso dal Comune di Lodi in collaborazione con la Prefettura ha ottenuto un contributo del Ministero dell'Interno di 1.050.000 euro. Il decreto con il riparto dei 100 milioni di euro del "Fondo per la realizzazione di iniziative urgenti per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell'ordine pubblico" (istituito con la legge 133 dello scorso agosto, il cosiddetto "pacchetto sicurezza") è stato firmato ieri dal ministro Roberto Maroni e la conferma dell'ammissione della domanda del Comune di Lodi è giunta oggi con una segnalazione del Capo di Gabinetto del ministro, Giuseppe Procaccino, al sindaco Lorenzo Guerini: "Desidero comunicarle - si legge nel documento - che il Comune di Lodi si è utilmente collocato nella graduatoria approvata dal Signor Ministro, in relazione al progetto presentato e per l'importo di 1.050.000 euro".
"Si tratta di una notizia molto positiva - commenta il sindaco - anche perché sui 159 progetti presentati in tutta Italia, quello di Lodi si è piazzato al 13° posto in graduatoria per importo assegnato, addirittura al 7° se escludiamo i progetti relativi alle emergenze causate in alcune grandi città come Milano, Roma e Napoli dalla presenza di campi nomadi abusivi, che da soli hanno ottenuto risorse per 48 milioni di euro, quasi la metà dell'intero fondo disponibile. Voglio ringraziare personalmente il Ministro Maroni per l'attenzione che ha riservato alla nostra proposta e il Prefetto, Peg Strano Materia, per la preziosa e indispensabile opera di supporto nella gestione dell'iter amministrativo della pratica".
Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza territoriale e di monitoraggio del traffico veicolare, al fine di potenziare l'efficacia e l'efficienza del controllo del territorio da parte delle forze di polizia, ottimizzandone capacità, tempestività d'intervento e impiego delle risorse.
In particolare, presso 19 siti, individuati in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, saranno realizzate delle postazioni di videosorveglianza, dotate di tre tipologie di telecamere: "di osservazione" (dotate di ampia possibilità di brandeggio e di in gradimento, che permetteranno di gestire in diretta dalle sale operative gli avvenimenti connessi all'ordine ed alla sicurezza pubblica) e "di contesto" (a grande risoluzione, che verranno impiegate in quegli ambiti in cui è richiesta l'acquisizione di immagini ad altissima qualità per la ricerca di dettagli, ad esempio, per fini investigativi) e "lettori di rilevamento transiti e targhe" (che consentiranno, infine, di segnalare i transiti delle targhe sospette, per verificarne l'inserimento nelle "black list" delle forze di polizia).
Complessivamente, le telecamere installate saranno 35.

Di seguito, l'elenco dei punti della città interessati dal progetto:
- piazzale Forni-via Fascetti-via Lombardo (terminal bus): 2 telecamere di osservazione
- sottopassaggio pedonale viale Pavia-via Nino dall'Oro: 4 telecamere di contesto
- sottopassaggio pedonale via Lodi Vecchio-via San Fereolo: 2 telecamere di contesto
- rotatoria viale Agnelli-via San Colombano: 1 telecamera di osservazione e 3 telecamere di contesto
- piazzale 3 Agosto: 1 telecamera di osservazione e 3 telecamere di contesto
- rotatoria viale Piacenza-viale Emilia: 1 telecamera di osservazione
- intersezione tra via XX Settembre e corso Roma: 1 telecamera di osservazione
- piazzale della Stazione: 1 telecamera di osservazione
- sottopassaggio pedonale di via San Colombano: 3 telecamere di contesto
- piazzale Omega: 1 telecamera di osservazione
- sottopasso di via Zalli: 2 telecamere di contesto
- sottopassaggio pedonale tra viale Calabria e via Piermarini: 2 telecamere di contesto
- parco Martiri della Liberta: 1 telecamera di osservazione
- via Cavallotti (uscita tangenziale est): 1 lettore di rilevamento targhe e transiti
- viale Milano (altezza via San Gualtero): 1 lettore di rilevamento targhe e transiti
- via del Sandone (uscita tangenziale sud): 1 lettore di rilevamento targhe e transiti
- viale Europa (prossimità viale Pavia): 2 lettori di rilevamento targhe e transiti
- via San Colombano (ingresso città dalla tangenziale sud, prima della rotatoria di piazzale Olimpia): 1 lettore rilevamento targhe e transiti
- viale Piacenza (altezza rotatoria caserma Vigili del Fuoco): 1 lettore di rilevamento targhe e transiti.

"Come la maggior parte delle aree urbane - osserva il sindaco - anche la città di Lodi, attraversata da dinamiche socioeconomiche complesse, è stata interessata, nel corso di questi ultimi anni, da una fase di forte trasformazione, tuttora in atto. Si tratta di un momento sicuramente delicato, soprattutto sotto il profilo della sicurezza dei cittadini, della vivibilità degli spazi pubblici, della civile ed ordinata convivenza tra etnie diverse, che trova grande risalto sugli organi di informazione locali e nazionali e che ha fatto aumentare la percezione di insicurezza e di allarme criminalità nei cittadini lodigiani. L'incremento dei sistemi di video-sorveglianza, deciso in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, rappresenta una delle misure che l'amministrazione comunale intende adottare al fine di dotare gli operatori di Polizia di un prezioso ausilio nell'attività di presidio del territorio, prevenzione e contrasto della criminalità, consentendo di ottimizzare l'impiego delle risorse umane disponibili. Si tratta di un intervento che rientra in un quadro di iniziative e di azioni (potenziamento dell'illuminazione pubblica, posa di alcuni sistemi di video-sorveglianza, progetti mirati alla prevenzione sociale e situazionale, alla mediazione dei conflitti ed all'inclusione sociale) che l'amministrazione comunale ha avviato negli ultimi anni, al fine di migliorare la sicurezza dei cittadini e la vivibilità degli spazi pubblici e di garantire il rispetto delle norme che regolano la vita civile favorendo, nel contempo, la convivenza civile e la coesione sociale. Tutte queste iniziative sono sfociate nella redazione di un Patto per la Sicurezza tra Prefettura e Comune di Lodi per la realizzazione di interventi di collaborazione nell'ambito di un sistema integrato di sicurezza urbana, Patto i cui contenuti sono stati condivisi in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e che verrà prossimamente sottoscritto".
"Il principale risultato che intendiamo conseguire con il progetto di videsorveglianza approvato e finanziato dal Ministero dell'Interno - conclude Guerini - consiste perciò nel recepire l'istanza della comunità locale di salvaguardare sicurezza e vivibilità del territorio, rendendolo meno vulnerabile nei confronti di alcune forme di criminalità (specialmente di tipo predatorio) e di degrado che rischiano di rappresentare un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza, alla qualità e produttività del lavoro ed all'attrattività dell'ambiente urbano. Ulteriori risultati attesi sono l'elaborazione di un innovativo modello di connessione e cooperazione delle forze in campo, favorendo la stretta collaborazione tra le forze di Polizia e la Polizia Locale, garantendo interscambio informatico e coordinamento operativo, oltre che la possibilità di programmare servizi congiunti, rivolti in particolare al presidio ed al controllo delle aree critiche o a maggiore rischio".
(11-12-2009)


Ultima Modifica: 25/05/2022