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Linee di indirizzo per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

In questi giorni il territorio nazionale è interessato da un innalzamento delle temperature al di sopra della media stagionale che può rappresentare un rischio per la salute dei soggetti più vulnerabili: anziani di età superiore a 75 anni, malati cronici, bambini piccoli (0-4 anni), donne in gravidanza, persone che soffrono di disturbi psichici, che sono non autosufficienti o hanno ridotta mobilità, assumono regolarmente farmaci, si trovano in condizioni socio-economiche disagiate, lavoratori all'aperto (agricoltori, edili, etc.).

Sul sito www.salute.gov.it/caldo sono disponibili i bollettini giornalieri emessi dal Sistema nazionale di previsione e allerta per ondate di calore del Ministero della salute che individuano i livelli di rischio, suddividi per zone geografiche, in base al seguente schema:

Livello 0
Condizioni meteorologiche che non comportano un rischio per la salute della popolazione.

Livello 1
Pre-allerta. Condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore.

Livello 2
Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute dalla popolazione, in particolare i soggetti più deboli.

Livello 3
Ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute anche di persone sane e attive.

E’ importante prepararsi all’arrivo del caldo seguendo alcuni semplici consigli:
• Consultare ogni giorno il bollettino emesso dal Sistema nazionale di previsione e allerta per ondate di calore;

• Evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18), bagnandosi spesso con acqua fresca;
• Evitare le zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi dove si registrano alti valori di ozono;

• Migliorare il microclima dell'ambiente domestico e di lavoro attraverso schermature e isolamento termico. Identificare la stanza più fresca della casa dove trascorrere le ore più calde della giornata. In caso di utilizzo di condizionatori d’aria, fare attenzione alla loro manutenzione e al loro corretto funzionamento; 

• Seguire un'alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne e ai cibi elaborati e piccanti; consumare molta verdura e frutta fresca; moderare l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evitare, inoltre, bevande troppo fredde e alcoliche. Pianificare le scorte di acqua cibo e medicinali;
 
• Fare attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne), in quanto le elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni;

• Fare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tenendoli lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riporre in frigorifero quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C. Non sospendere autonomamente terapie in corso ma consultare il medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.

• Indossare indumenti chiari, leggeri in fibre naturali (es. cotone, lino), ripararsi la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usare occhiali da sole;

• Evitare di mettersi in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11-18), non dimenticando, se si viaggia in automobile, di dotarsi di scorte di acqua, in caso di code o file impreviste. Non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole. Programmare i viaggi informandosi sulle previsioni del rischio ondate di calore nel luogo di destinazione; 

• Informarsi sulla presenza di locali pubblici climatizzati (a Lodi, centro anziani di via delle Orfane) dove poter trascorrere alcune ore della giornata;
 
• Prestare maggiore attenzione a parenti o vicini di casa, anziani che vivono soli e segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute;

• Proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo


Si ricorda infine che è in vigore il divieto di balneazione nel fiume Adda, come disposto da Ordinanza sindacale n. 240 del 13 giugno 2014, che si allega al presente documento.

Lodi, 1 luglio 2019


Ultima Modifica: 25/05/2022