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158° Anniversario dell'Unità d'Italia, domenica 17 marzo 2019

Domenica 17 marzo anche a Lodi si sono svolte le celebrazioni in occasione del 158° Anniversario dell'Unità d'Italia.
In quella che è definita come la 'Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione dell'inno e della bandierale, della Costituzione dell'inno e della bandiera', r
iportiamo il discorso dell'Amministrazione comunale di Lodi, pronunciato dall'Assessore Giusy Molinari. 

Eccellenza, autorità, associazioni, cari concittadini,  

158 anni fa nasceva l'Italia unita. L'anniversario che celebriamo ci ricorda la promulgazione della legge con la quale nel 1861 Vittorio Emanuele proclamò la nascita del Regno d'Italia. Per la prima volta le divisioni territoriali venivano ricomposte in un'unica realtà politica e istituzionale. Il compimento del disegno risorgimentale segnava l'inizio di una nuova epoca, fatta di luci e ombre. Da quel 17 marzo di oltre un secolo e mezzo fa l'Italia ha infatti subito la devastazione di due guerre mondiali, ma è anche approdata a una forma di governo democratico perfezionato, con l'istituzione della Repubblica e della sua Legge fondamentale, la Costituzione, che all'articolo 5 sancisce l'unitarietà della Stato nazionale, e alla quale, insieme al tricolore e all'inno nazionale, è parimenti intitolata la festa di oggi. Il compito a cui ritengo siamo chiamati è quello di rinnovare la memoria di quanto accaduto, facendo esercizio di critica per imparare dai nostri errori, approfondendo e valorizzando quegli aspetti della storia che spesso vengono trascurati, anche per trasmettere ai nostri bambini e ragazzi il significato più vero e profondo di questo anniversario.

Guardiamo con riconoscenza a chi ha lottato per consegnarci l'Italia unita, ma pensiamo anche al futuro che si profila all'orizzonte, denso di sfide e cambiamenti per la nostra società e per la dimensione europea e internazionale con cui l'Italia si rapporta. “Comunità” è un concetto che si sta lentamente svuotando di senso e il compito di noi amministratori è aiutare i cittadini a non cadere nella tentazione dell'individualismo esasperato che caratterizza il nostro tempo e a sentirsi di nuovo parte di una società dove la convivenza pacifica, sicura e costruttiva si basa sulla condivisione di valori, di responsabilità e di prospettive. La festa di oggi ci invita anche a superare le diversità, facendo prevalere l'orgoglio che ci accomuna come italiani e unisce le vecchie generazioni alle nuove, il Nord al Sud, pur nel riconoscimento delle innegabili diversità territoriali: la bandiera innalzata al centro di Piazza della Vittoria crea scia tricolore che congiunge idealmente generazioni e territori.  L'Italia ha scelto di rivestire un ruolo importante in Europa ed è anche su questo terreno che si gioca il futuro.

Sarebbe sbagliato infatti pensare che gli equilibri sociali ed economici del Paese siano determinati solo da circostanze interne e siano limitati dai confini territoriali. Le elezioni in programma a maggio vedranno impegnati 400 milioni di cittadini a esprimere il proprio voto, un esercizio di democrazia importante e un'occasione di cambiamento e di riforma delle istituzioni dell'Europa che sono custodi della coesione sociale, fondata su valori condivisi da tutti i popoli europei. Non lasciamo che questo giorno trascorra come una cerimonia vuota. Cogliamolo, invece, come un'opportunità per una pausa di riflessione, indispensabile per ripartire con atteggiamento positivo e fiducioso verso le sfide che ci attendono.  

Con questo auspicio, auguro buon compleanno alla nostra Italia.

Giusy Molinari


Ultima Modifica: 25/05/2022