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Evoluzione delle imprese in Italia: i dati del rapporto Unioncamere-Infocamere

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa n. 4 del 2 febbraio 2017 a cura della Camerca di Commercio di Lodi

Più bed and breakfast, consulenti aziendali, giardinieri, parrucchieri e tatuatori. Meno imprese dei settori più tradizionali, come quelle edili e manifatturiere. Dai dati del Registro delle imprese per il 2016 emergono novità interessanti, secondo l’analisi elaborata da Unioncamere e InfoCamere diffusa in occasione dell’Assemblea dei Presidenti delle Camere di Commercio dello scorso 31 gennaio.

L’anno 2016 si è chiuso con 41mila imprese in più rispetto al 2015, con una crescita pari allo 0,7% (per Lodi il dato è di sostanziale stabilità -0,05%). A determinare questo andamento, il più basso livello di iscrizioni dell’ultimo decennio (363.488 in 12 mesi), compensato però dal rallentamento delle chiusure (322.134). Grazie a questo saldo attivo, il sistema imprenditoriale nazionale a fine dicembre arriva a contare 6.073.763 aziende registrate. Di queste una su 10 è guidata da giovani di meno di 35 anni. E proprio agli under 35 si deve il bilancio positivo del 2016: 64mila le imprese giovanili in più, in crescita del 10,2% rispetto al 2015.

Saldo positivo, quindi, ma non per tutti gli ambiti di attività. Quasi il 60% delle 41mila imprese registrate in più nel 2016 opera infatti in soli 3 settori: il turismo, il commercio e i servizi alle imprese.

Il più dinamico in termini di crescita imprenditoriale è il comparto della vacanza, in cui si contano 8.829 bar e ristoranti in più rispetto al 2015 (+2,35%) e 2.732 attività di alloggio aggiuntive pari al +5,3% (più ridotto l’incremento a Lodi, pari a +3,70%), con una crescita esponenziale degli affittacamere, bed and breakfast, case ed appartamenti per vacanza: +15,92% la loro variazione, pari a 2.512 imprese in più. Bene anche per il comparto noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, che a fine 2016 conta 7.416 imprese in più. La crescita in questo ambito è legata soprattutto alle attività di servizi per edifici ed il paesaggio, che registrano un saldo positivo di 2.833 imprese generato essenzialmente dalle imprese di pulizia (+1.886) e da quelle che si occupano di giardinaggio e manutenzione delle aree verdi (+1.169). Più che positivo anche il bilancio annuale delle attività di supporto alle funzioni di ufficio (dai call center, ai servizi di fotocopiatura, al recupero crediti), aumentate di quasi 4mila unità (+5,51%).

I servizi alla persona sono in positiva crescita (3.283 le imprese in più nel 2016), trainati essenzialmente dall’aumento dei parrucchieri ed estetisti (1.739 in più) e dalle attività di tatuaggio e piercing che, con un saldo di 622 imprese, hanno messo a segno una crescita record del +23,25%.

I settori più tradizionali continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese. Il 2016 si è chiuso con una riduzione complessiva di 4.733 attività (221 in provincia di Lodi) nel settore delle costruzioni. Il processo di selezione ha riguardato essenzialmente le micro-imprese edili, che nel 2016 hanno perso 8.400 unità; al contrario, una crescita sostenuta ha interessato le società di capitali del settore (+6.300).

Nella manifattura, il bilancio di fine anno evidenzia una riduzione complessiva di 3.338 imprese, una performance che tocca tutto i comparti con la sola eccezione delle industrie alimentari e delle bevande (+696) e, soprattutto, delle imprese di riparazione, manutenzione e installazione di macchine ed apparecchiature (+1.148 unità).

La nascita di nuove imprese è stata particolarmente evidente nelle regioni del Sud e delle Isole. Con le sue 22.918 imprese in più, il Mezzogiorno ha determinato più della metà dell’intero saldo annuale, staccando nettamente anche il Centro (+13.386 il saldo) e il Nord-Ovest (+6.255). In campo negativo, invece, il Nord-Est, che chiude il 2016 con una riduzione di 1.205 imprese (-0,1%). In termini assoluti, meglio di tutte hanno fatto il Lazio (11.264 imprese in più), la Campania (+8.901) e la Lombardia (+6.535). Il Lazio (+1,77%) registra la crescita più sostenuta anche in termini relativi; seguono la Basilicata (+1,7%) e la Campania (+1,56%).

Con riguardo alle forme organizzative delle imprese si evidenzia il rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale. L’intero saldo positivo del 2016 è infatti dipendente dalla forte crescita delle società di capitale: 56.479 in più in termini assoluti, pari al +3,7%. Le imprese individuali, pur continuando a rappresentare oltre la metà dello stock di imprese esistenti (il 53,2%), mostrano invece una flessione di oltre 3mila unità, facendo registrare, in termini relativi, un decremento dello 0,1%.

“Il sistema imprenditoriale italiano è solido e sta evolvendo per rispondere alle mutate esigenze della nostra società: penso ad esempio allo sviluppo delle imprese che si occupano di servizi alla persona e alle imprese – ha affermato Carlo Gendarini, Presidente della Camera di Commercio di Lodi. Mi preme anche sottolineare come gli under 35 abbiano fornito un contributo determinante alla crescita del numero delle imprese e questo è un segnale che induce all’ottimismo. Come Camera di Commercio di Lodi intendiamo continuare nel supporto alle imprese in ogni momento della loro vita. Nel quadro della prossima aggregazione con Milano e Monza-Brianza sarà possibile per le imprese lodigiane continuare ad usufruire dei nostri servizi”.

Camera di Commercio di Lodi
Ufficio Stampa
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(03.02.2017)