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Approvata la variazione di assestamento per il Bilancio di previsione 2016

Con delibera assunta dal Commissario Straordinario con i poteri del consiglio comunale, è stata approvata la variazione di assestamento del bilancio di previsione del Comune per l’esercizio 2016; si tratta dell’ultima variazione che è possibile apportare in corso d’anno allo schema di programmazione economico-finanziaria dell’ente, ad esclusione di alcune specifiche tipologie di variazione legate a particolari circostanze (per esempio reimputazioni di esigibilità, entrate a destinazione vincolata, entrate con stanziamento pari a zero etc.), individuate dalla normativa e consentite sino al 31 dicembre.
Contestualmente alla variazione, il provvedimento approvato attesta il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli di finanza pubblica.

A seguito delle variazioni apportate, il saldo a pareggio tra entrate e uscite, al netto delle partite di giro e delle spese conto terzi, è stato aggiornato a quota 80.102.000 euro, rispetto a 77.057.000.

Per quanto riguarda le entrate di parte corrente, di seguito la variazioni più significative:

  • Maggiore entrata di 370.623 euro a titolo di Imu ordinaria in autoliquidazione (calcolata stimando il saldo sulla base dell’acconto versato a giugno)
  • Maggiore entrata di 2.210.000 euro relativa ad accertamenti Imu ed Ici su annualità pregresse; tale importo (frutto di attività di verifica per omessi e parziali versamenti e omesse ed infedeli denunce di aree fabbricabili) è stata prudenzialmente accantonata per una quota del 65% al Fondo Crediti di dubbia esigibilità
  • Maggiore entrata di 105.000 euro da riscossione coattiva a titolo Tarsu
  • Minori entrate per 100.000 euro a titolo Tarsu e Tari annualità pregresse
  • Minore entrata di 43.326 euro a titolo Tasi ordinaria in autoliquidazione (calcolata stimando il saldo sulla base dell’acconto versato a giugno)
  • Minore entrata di 30.000 euro a titolo accertamenti Tasi
  • Maggiore entrata di 27.726 euro per trasferimento contributo spese pasti insegnanti di istituti scolastici
  • Maggiore entrata di 22.650 euro per rimborso utenze uffici giudiziari
  • Maggiore entrata di 16.195 euro da contributo statale per indennizzo estinzione anticipata mutui
  • Maggiore entrata di 88.000 euro da proventi refezione scolastica
  • Minore entrata di 50.000 euro da proventi utilizzo parcometri
  • Minore entrata di 225.000 euro da proventi per servizi cimiteriali e canoni concessioni cimiteriali
  • Minore entrata di 250.000 euro per rimborso assicurazione per spese legali amministratori e danni beni immobili


Per quanto riguarda le spese correnti:

  • Maggiore spesa di 53.600 euro a titolo di indennizzo per estinzione anticipata mutui
  • Maggiore spesa di 89.000 euro per aggi relativi a prestazioni di servizio per accertamenti Imu e Ici
  • Maggiore spesa di 55.000 euro per agevolazioni Tari
  • Maggiore spesa di 23.700 euro per patrocini legali
  • Maggiore spesa di 43.000 euro per servizi integrativi in ambito scolastico
  • Maggiore spesa di 40.000 euro per gestione Teatro alle Vigne
  • Maggiore spesa di 58.500 euro per piano rimozione neve
  • Maggiore spesa di 25.000 euro per interventi in campo sociale


Sono state inoltre applicate due quote dell’avanzo del bilancio 2015:

  • Un importo di 220.700 euro dall’avanzo di amministrazione non vincolato, utilizzato per incrementare il Fondo passività potenziali e spese future, per far fronte ad eventuali richieste di terzi che dovessero insorgere
  • Un importo di 168.917 euro dall’avanzo accantonato, utilizzato per ripiano perdite della società partecipata Lodinnova Srl (in liquidazione), maturate prima della trasformazione di Lodiprogress Spa consortile in Lodinnova Srl


Infine, lo stanziamento del Fondo svalutazione crediti è stato incrementato sino al 67,68%, rispetto al minimo di legge del 55% ed alla quota di 60,49% che era stata stabilita in sede di verifica degli equilibri di bilancio.

Con separato provvedimento, il Commissario Straordinario ha inoltre approvato un’operazione di rimborso anticipato di un mutuo contratto nel 2000 con la Cassa Depositi e Prestiti; rispetto all’importo iniziale di 206.582,76 euro, il Comune corrisponderà a Cdp un debito residuo di 142.944,29 euro (finanziato per 137.155,04 euro con parte dell’avanzo di amministrazione vincolato e per 5.789,96 euro con entrate correnti dell’ente) ed un indennizzo stimato in 40.226,29 euro (finanziato per 16.195 euro con un contributo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e per la parte restante con entrate correnti dell’ente). L’operazione è stata valutata conveniente per il Comune considerando che la minore spesa annua per il pagamento delle residue rate di rimborso del mutuo è superiore all’indennizzo da versare.

(01-12-2016)