Home  /  Urp / Comunicati Stampa / 2016 / Novembre / Piscine Faustina, il Commissario fa il punto su gestione e Sporting Lodi

Piscina Faustina, il Commissario fa il punto su gestione e Sporting Lodi

CHIARIMENTI IN MERITO ALLA GESTIONE DELLE PISCINE COMUNALI IN LOCALITA’ FAUSTINA E ALLA DEFINIZIONE DELLA POSIZIONE TRIBUTARIA DELLA SOCIETA’ CONCESSIONARIA, SPORTING LODI S.S.D. A R.L.

La piscina comunale coperta è un tema costantemente al centro del dibattito politico, delle cronache giornalistiche e degli interessi dell’opinione pubblica.
Fin dal mio insediamento lo scorso 22 agosto, ho avuto ripetute occasioni di affrontare la questione ed ho ricevuto numerose sollecitazioni a svolgere verifiche e ad informare la cittadinanza sull’evoluzione della gestione dell’impianto della Faustina.

A sintesi dei vari quesiti sollevati in merito alla piscina coperta, si ripropongono di seguito le domande che erano state formulate con un intervento sulla stampa locale dal capogruppo consiliare uscente della lista “Sel per Lodi” e che riflettono le richieste che più ricorrentemente mi sono state rivolte e che hanno trovato spazio e attenzione sui mezzi di comunicazione: le risposte a tali domande sono il frutto degli accertamenti che ho effettuato tramite più confronti con la società concessionaria della gestione della piscina (Sporting Lodi s.s.d. a r.l.), con i vertici di Astem Spa (società a controllo comunale che detiene in Sporting Lodi una partecipazione del 45%) e, per quanto riguarda la posizione tributaria di Sporting Lodi, con il dirigente del settore economico-finanziario ed il funzionario dell’ufficio tributi del Comune.

1) Non è dato sapere come sia possibile che la gestione sia passata da un passivo di oltre 500 mila euro ad un sostanziale pareggio di bilancio.
La perdita a cui si fa riferimento (che ammonta per la precisione a € 517.607), è relativa all’esercizio dall’1 settembre 2014 al 31 agosto 2015. A proposito di tale esercizio, è opportuno ricordare che nel dicembre 2014 si era verificato il cambio di assetto societario di Sporting Lodi, con l’ingresso di Astem Spa e Sport 64 Srl, che avevano rilevato in parti uguali (45% ciascuna) la quota del 90% del capitale di Sporting in precedenza detenuta dalla Iter Coop di Lugo. L’assegnazione ad Astem Spa e Sport 64 Srl di tale quota era stata decisa dal Commissario giudiziale nominato dal Tribunale di Ravenna per la gestione della procedura di concordato a cui Iter Coop era stata sottoposta dal febbraio 2014 a causa della situazione di crisi in cui versava. La perdita di € 517.607 a chiusura dell’esercizio 2014-2015 di Sporting Lodi era stata determinata per € 361.462 dalla differenza negativa tra i ricavi ed i costi costi della produzione e per € 156.145 dalla differenza negativa tra proventi straordinari/imposte attive (rispettivamente pari a € 188.069 e a € 45.548) e oneri finanziari (€ 389.762). Per quanto riguarda in modo specifico la differenza tra il valore della produzione ed i costi della produzione, il risultato negativo complessivo di € 361.462 teneva conto di una significativa componente di svalutazione crediti, per un importo di € 300.000: al netto di questa componente, l’effettivo saldo negativo tra ricavi e costi della produzione riconducibile all’attività tipica ammontava pertanto a € 61.462. Tali risultanze venivano analiticamente esposte nel bilancio e nella nota integrativa regolarmente depositati alla Camera di Commercio.
La società ha in seguito provveduto a redigere e approvare un bilancio relativo al quadrimestre settembre-dicembre 2015, allo scopo di far coincidere l’avvio del successivo esercizio con l’avvio dell’anno solare 2016: in questo modo, dal 2016 Sporting Lodi SSD a r.l. ha uniformato la durata dei suoi esercizi ai criteri temporali più usuali e consueti, corrispondente con il periodo 1 gennaio-31 dicembre. Il bilancio quadrimestrale settembre-dicembre 2015 si è chiuso con un sostanziale pareggio (€ 4.000 di utile netto). Per quanto riguarda l’esercizio 2016, l’andamento sino a tutto il terzo trimestre denota valori di produzione in grado non solo di far fronte ai costi, bensì di determinare margini tali da prefigurare alla chiusura del bilancio un utile di apprezzabile entità, al netto di ogni onere.

2) Non è dato sapere quale sia la sostenibilità della gestione dell’impianto, considerato che non sono state pagate Imu e acqua e nulla si sa a proposito della Tari.
Per quanto riguarda in termini generali la sostenibilità della gestione, occorre rilevare che il sensibile e progressivo miglioramento dei risultati dalla fine del 2014 ad oggi permette di evidenziare flussi di cassa ampiamente positivi, che consentono di far fronte a tutte le obbligazioni ed agli impegni finanziari della società. In merito alla partite tributarie, relativamente all’Imu il Comune ha notificato alla società avvisi di accertamento per gli anni 2013, 2014 e 2015, per un importo complessivo (sanzioni e interesse compresi) di € 161.197 (ripartito in € 122 per l’annualità 2013, € 77.779 per il 2014 e € 83.277 per il 2015). Rispetto a tali avvisi, la società ha presentato al Comune un’istanza di autotutela, richiedendo il riconoscimento dell’esenzione dal tributo per la parte dell’unità immobiliare destinata all’attività istituzionale, nonché l’annullamento delle sanzioni e la concessione della rateizzazione. A seguito del confronto con il Comune (che per risolvere i quesiti sollevati da Sporting si è avvalso anche di un parere dell’Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali), per quanto riguarda le annualità 2014 e 2015 l’istanza è stata accolta nelle parti relative all'annullamento delle sanzioni (con riferimento al principio dell’affidamento e della buona fede sancito dall’articolo 10 della Legge 212/2000, che prevede la non applicazione delle sanzioni e degli interessi “in caso di obiettiva incertezza sulla portata e sull’ambito della norma tributaria”) e alla concessione della rateizzazione. Con provvedimento in data 27 ottobre 2016 del Funzionario dell’Ufficio Tributi del Comune, l’importo finale degli accertamenti sulle annualità 2014 e 2015 è stato pertanto rideterminato in €. 124.064 (di cui 59.960 relativi al 2014 e 64.104 al 2015), da corrispondere in 30 rate mensili, con decorrenza dal 7 novembre 2016 e scadenza al 7 aprile 2019. L’accertamento relativo al 2013 è stato invece confermato, trattandosi di provvedimento riferito alla sola tardività di versamento. Resta salva la facoltà di Sporting di presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale relativamente al chiarimento delle disposizioni normative in materia di esenzione d’imposta; a tale proposito, come chiarito nel parere reso da Anutel, la proposizione del ricorso non costituisce causa ostativa alla concessione della rateizzazione. Inoltre, si precisa che qualora l’attività di verifica presso l’Ufficio del Territorio della posizione catastale del complesso immobiliare delle piscine Faustina determinasse una rettifica del valore catastale, l’Ufficio Tributi del Comune si riserva la possibilità di procedere alla revisione degli accertamenti, in relazione alle valutazioni conclusive degli uffici catastali.
In merito alla Tari, la tassa rifiuti viene regolarmente pagata dalla società. Infine, per quanto riguarda i consumi idrici, le spese ordinarie vengono pagate a regolare scadenza, mentre il debito pregresso nei confronti di Sal (società che gestisce il servizio idrico integrato per il territorio della Provincia di Lodi) è oggetto di un piano di rientro con scadenze mensili puntualmente rispettate, con un importo residuo da saldare che ad oggi ammonta a circa €. 30.000.

3) Rapporti di debito/credito tra Sporting Lodi e Wasken Boys e ragioni strategiche che hanno determinato l’acquisizione del settore nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato di Wasken.
I rapporti debito/credito tra Wasken Boys e Sporting Lodi sono in sostanziale pareggio, con un saldo a credito di Sporting per €. 2.400. Le ragioni per le quali è stato acquisito da Wasken Boys il settore nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato sono relative alla vocazione specifica di Sporting Lodi, che è una società sportiva e quindi come tutte le altre società del settore ritiene che sia fondamentale avere un settore agonistico interno. Questa operazione (che ha visto il passaggio da Wasken Boys a Sporting Lodi di circa 300 tesserati nelle varie discipline natatorie) rappresenta inoltre una interessante opportunità anche di carattere commerciale e di promozione dell’impianto. E’ peraltro da sottolineare che senza questo trasferimento gli atleti in precedenza tesserati per Wasken Boys non avrebbero avuto una collocazione alternativa presso altre società di Lodi e avrebbero dovuto trasferirsi altrove o, peggio, cessare l’attività agonistica, con un danno sia per il movimento sportivo della città che per l’attività di Sporting Lodi, che avrebbe perso un importante introito, mentre in questo modo potrà contare sulle quote di iscrizione degli atleti.

(04.11.2016)


Ultima Modifica: 25/05/2022