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"Molière: La Recita di Versailles" al Teatro alle Vigne

Per la stagione di Prosa 2016/2017 del Teatro alle Vigne, il Comune di Lodi propone Molière: La Recita di Versailles, che si tiene il giorno sabato 25 febbraio 2017 alle ore 21.00 presso il Teatro alle Vigne, in via Cavour 66.

Per maggiori informazioni:
Teatro alle Vigne
Tel. 0371 409.855
Fax 0371 409.499
e-mail: teatroallevigne.biglietteria@comune.lodi.it
 

 
 

Sabato 25 febbraio 2016
Molièr: La Recita di Versailles
di Paolo Rossi, Giampiero Solari su canovaccio di Stefano Massini
regia Giampiero Solari
scene e costumi Elisabetta Gabbioneta,
luci Gigi Saccomandi con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Bika Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella, Paolo Grossi,
canzoni originali Gianmaria Testa,
musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso
produzione Teatro Stabile di Bolzano 

“L’improvvisazione di Versailles” (L'Impromptu de Versailles) è una commedia scritta da Molière nel 1663, in cui mette in scena sé stesso e la sua compagnia dichiarando apertamente le sue idee sull’arte drammatica e abbozzando quella Comédie des comédiens che da molto tempo, si dice, aveva intenzione di scrivere. La riscrittura dell’opera, firmata da Paolo Rossi e Giampiero Solari su canovaccio di Stefano Massini, mette a confronto in un gioco di specchi temporali ed esistenziali il lavoro e la vita del capocomico Molière e del personaggio capocomico Rossi, dando vita ad uno spettacolo “irriverente, caustico e veritiero”. Un gioco di rimandi e parallelismi continuo e profondo, un anarchico viaggio nel tempo intessuto da folgoranti estratti dei capolavori di Molière. In scena questi grandi capolavori non verranno attualizzati, ma vissuti dalla compagnia di oggi alle prese con uno spettacolo da allestire in tutta fretta, che verrà creato e ricreato ogni sera dall’estro di Paolo Rossi e di un’agguerrita compagine di attori.«La confusione è il nostro mestiere», per dirla con parole dello spettacolo. Inizia così un pastiche dove improvvisazione, satira politica e sociale, scherzi con il pubblico si intrecciano con riflessioni sull’attore e il personaggio in un continuo passaggio, non sempre distinguibile tra il nostro oggi e la Francia del Seicento. La recitazione dei dodici attori (più il cane mascotte) si alterna alle musiche dal vivo del gruppo I Virtuosi del Carso in un’azione corale che rompe gli schemi tradizionali dello spettacolo di satira.