Home  /  Urp / Comunicati Stampa / 2008 / Dicembre / XXII edizione della Veglia di Santa Lucia

XXII edizione della Veglia di Santa Lucia

 
Notte di Festa Notte di Luce
La città accogliente

XXII edizione della Veglia di Santa Lucia per l'850° anniversario della Fondazione della Città di Lodi
12 dicembre 2008, Piazza san Lorenzo ore 18:00


 
850 anni fa il lembo di colle, che si staglia poco sopra il corso dell'Adda, raccoglieva fuggitivi da scenari di guerra i primi abitanti della città di Lodi. In anni recenti Lodi è divenuta per molte genti città accogliente: genti in cerca di lavoro, genti in fuga da paesaggi di povertà e di distruzione. Le scuole hanno accolto una moltitudine di piccoli e di grandi provenienti dall'Africa, dall'America Latina, dall'India, dal Medio e dall'Estremo Oriente, dai paesi dell'Est europeo.
A Lodi, città approdo per viaggiatori e fuggitivi, è dedicata la XXII edizione della Veglia di santa Lucia, anch'essa per la tradizione santa viandante, che puntualmente nella notte tra il 12 e il 13 dicembre attraversa la città disseminando, in cambio di un po' d'accoglienza, nell'intimità delle case addormentate doni che rinfocolano nella gioia dei bambini e delle bambine un forte senso di solidarietà.
Due clown, quattro danzatori, dieci giovani attori-migranti, un folto gruppo di alunni di Scuola Primaria e di studenti di Scuola Secondaria raccontano sul sagrato di piazza san Lorenzo la storia che ogni giorno si riscrive in un qualsiasi luogo del pianeta ove qualcuno affronta una partenza incerta. In scena storie di valigie e di migranti sullo sfondo della storia di un'apparizione notturna. Nelle valigie si nascondono i paesaggi attraversati dalle peregrinazioni di chi viaggia da Nord e da Sud: distese di nevi e di ghiaccio, attraversamenti di figure infreddolite, sonni raggomitolati all'addiaccio forieri di sogni che avvolgono altri viaggi in altre terre.
Clown e danzatori scandiscono con il gioco delle valigie le sequenze del viaggio-racconto. S'apre una vecchia valigia e nel sibilo del vento si distende un deserto di sabbia assolata. I migranti affondano tra le dune sino al limitare di un'oasi di cielo. Frammenti di pace e di stelle accolgono le fatiche di chi, il giorno dopo, si affida a navigazioni tra onde cantate da più antiche Odissee. Sorgere e tramonto di luna, apertura di tende celesti, banchi di pesci fluttuanti lungo lo scafo di una barca di corpi alla deriva delle correnti si susseguono sino al raggiungimento dell'ultimo tragitto di terra ferma percorso da un carro di luce, ambivalente espressione delle speranze riposte nelle valigie e nei sacchetti dei migranti e dell'attesa del ritorno del carro dei doni di Lucia.
Sulla soglia delle città i viaggi spesso si infrangono contro le nuove mura del rifiuto e dell'indifferenza. Il gioco della messa in scena continua con la rappresentazioni di squarci di vita urbana. Esterni di città frenetica e interni di case raccolte nella vigilia di un giorno di festa. Puntuale santa Lucia giunge accendendo il cuore di molti. Le mani raccolgono il dono della sua luce. Migranti piccoli e grandi donano al pubblico piccole lanterne. Dall'ultima valigia esce una grande tovaglia. La notte di festa si trasforma in una giocosa notte di luce. Donati dai fornai del centro si distribuiscono tra i presenti pani dolci secondo antiche consuetudini legate alla festa della santa siracusana.
La Veglia è promossa da Laboratorio degli Archetipi con la partecipazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Lodi, dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Lodi e dell'Associazione Lodi per Mostar onlus. La festa-spettacolo è stata ideata da Giacomo Camuri e Giannetta Musitelli, autrice del racconto messo in scena, in collaborazione con Claudio Raimondo, la voce narrante, attore e regista e Maurizio Accattato, attore, regista e clown. Le musiche sono di Carlo Cialdo Capelli, musicista in scena con Flavio Ferrandi al flauto traverso. Hanno collaborato alla costruzione degli oggetti di scena Sabrina Inzaghi e Giovanni Grazzani. In azione Andrea Butera, Enza Cortese, Valentina Ferrotti, Michela Gemma per la danza, i Clown Minimi Andrea Meroni e Francesco Zamboni, gli allievi della Scuola di Teatro d'ambiente, Diletta Cancellato, Martina Castelli, Emely Jackelyn Diaz Rimascca, Samuele Garini, Luca Maccagni, Danielle Mbiadou, Carlo Orsini, Simone Pavesi, Veronica Vignati. Partecipano i bambini e le bambine della classe 3A della Scuola primaria S.F. Cabrini e della Scuola Primaria don Gnocchi e un gruppo di studenti dell'Istituto Sperimentale Maffeo Vegio di Lodi.