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Ex Polenghi: incontro tra l'Amm. delegato di TMT , Istituzioni Locali e Sindacati

 
L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI TMT, ANGELO MASTROLIA, HA INCONTRATO I VERTICI DI ISTITUZIONI LOCALI E SINDACATI PER PRESENTARE LE LINEE GUIDA PER IL RILANCIO DELLO STABILIMENTO EX POLENGHI

Questa mattina, nella sede della Provincia di Lodi, l'A.D. della TMT, Angelo Mastrolia ha illustrato le linee guida del piano industriale per il rilancio dello stabilimento della Polenghi Lombardo di San Grato. All'incontro svoltosi in un clima di grande attenzione, hanno partecipato i vertici delle istituzioni locali e i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL. Erano presenti il Presidente della Provincia, Lino Osvaldo Felissari, affiancato dall'Assessore provinciale Luisangela Salamina, il Sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, affiancato dall'Assessore Roberto Getilli, il Presidente della Camera di Commercio di Lodi, Enrico Perotti, e i segretari di categoria dei sindacati, Vanna Minoia (CGIL), Domenico Ossino (UIL), Luca Grazioli (CISL).
Ad illustrare i numeri e la configurazione del gruppo TMT, Angelo Mastrolia, che ha evidenziato nel suo intervento come lo stabilimento Polenghi di San Grato si integri funzionalmente nel core business del gruppo - divenendo di fatto la testa di ponte produttiva e distributiva del gruppo per conquistare il mercato della Lombardia - che vanta un fatturato di 560 milioni di euro, di cui 512 nel settore alimentare, 12 nel settore navale, 36 nella grande distribuzione.
Un gruppo che con 15 stabilimenti produttivi si classifica al quinto posto a livello nazionale nell'alimentare, con una forte propensione all'esportazione (40%), le cui attività si concentrano prevalentemente in Emilia Romagna, Puglia e Campania.
Per TMT lavorano 1250 persone. Il gruppo TMT ha in essere con Parmalat un'alleanza per la distribuzione dei prodotti.
Mastrolia ha spiegato come la decisione di acquisire Polenghi derivi anche dalla volontà di rilanciare un marchio che ha ancora un grandissimo appeal sul mercato e ha ribadito la volontà di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali, almeno per i prossimi due anni. La volontà è di ammodernare le linee produttive obsolete, razionalizzare le produzioni, concentrando le attività e non escludendo l'avvio di nuove linee produttive.
Con l'acquisizione di Polenghi TMT avrebbe così tre poli principali: Lodi, dedicato prevalentemente all'export; Reggio Emilia, per l'Italia; Lecce e Salerno, per Italia ed export.
"Si è trattato di un positivo segnale di attenzione verso le istituzioni e i sindacati - commenta il presidente della Provincia, Felissari -. Tanto più che fa seguito alla firma di un preliminare definito, cosa che non è mai accaduta negli ultimi tre anni. Non si tratta di un accordo prescrittivo, le ipotesi illustrate dovranno essere approfondite nelle sedi opportune, ma è stata enunciata la volontà di un rilancio del polo produttivo. Il fatto che sia slittato l'incontro al Ministero, a questo punto è da giudicare positivamente, in quanto consentirà alle parti di valutare meglio l'offerta messa in campo da TMT".
"Il giudizio su questo primo incontro è sostanzialmente positivo - afferma il presidente della Camera di Commercio, Enrico Perotti - Da quanto è stato spiegato sembrano delinearsi i presupposti per un rilancio dell'attività dello stabilimento, ma per formulare una valutazione compiuta, dopo l'illustrazione odierna delle linee guida occorre ora attendere che venga presentato un vero e proprio piano industriale. Sulla base dei primi elementi di conoscenza che ci sono stati forniti, possiamo guardare a questa prospettiva con una certa fiducia".
"Il primo e più concreto elemento da rilevare - sottolinea il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini - è che la nuova proprietà dell'ex Polenghi sembra aver compreso come sia indispensabile e utile stabilire un rapporto con le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori, vale a dire con i soggetti che saranno in futuro gli interlocutori naturali della proprietà stessa, se questa è intenzionata a radicare la sua presenza nel territorio con un'esperienza imprenditoriale che sappia creare occupazione e garantire sviluppo economico. Il quadro che ci è stato delineato oggi è ovviamente ancora preliminare e in questo senso saranno importanti i successivi passaggi in sede ministeriale e, soprattutto, nel confronto con lavoratori e sindacati, che meglio di chiunque altro conoscono la realtà dello stabilimento e possono valutare quanto i propositi della proprietà siano idonei a raggiungere gli obiettivi sopra richiamati".
(04-12-2008)