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Il quadro "ritrovato"

“La corte di Lodovico il Moro”
“La corte di Lodovico il Moro”

Nei giorni scorsi, la richiesta di un cittadino formulata attraverso una lettera pubblicata sul quotidiano locale e avanzata anche da esponenti politici in occasione di incontri con il Commissario Prefettizio ha portato all’attenzione del Comune l’esigenza di verificare l’attuale collocazione e le condizioni di conservazione di un quadro che in passato, sino all’avvio dei lavori di riqualificazione della Biblioteca Laudense, era esposto presso l’ex sala San Paolo (ora sala “Antonella Granata”).

L’opera in questione si intitola “La corte di Lodovico il Moro”, olio su tela di 102 x 150 centimetri, realizzato dall’artista cremonese Giuseppe Diotti nel 1823 e acquisito nella collezione del Museo Civico di Lodi per donazione da parte dei conti Cavazzi della Somaglia.
Il quadro venne esposto nel 2011 presso la Reggia di Venaria Reale a Torino nella mostra “La bella Italia. Arte e identità delle città capitali”, organizzata nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

A seguito di un incontro con la referente dei servizi bibliotecari e museali, dott.ssa Cecilia Cametti, il Commissario Prefettizio ha appreso che il quadro è custodito presso un magazzino dell’istituto di vigilanza Ivri, in via Firenze a Lodi, dove è conservata l’intera collezione della pinacoteca comunale, in attesa di ricollocazione presso la nuova sede del Museo Civico, che precedenti programmi dell’amministrazione comunale ipotizzavano di allestire negli spazi dell’ex Cavallerizza di via Fanfulla.
L’opera del Diotti è conservata secondo modalità idonee a garantirne la preservazione, sia in termini di condizioni ambientali che di imballaggio.

Il Commissario Prefettizio ha quindi fornito indicazioni alla dott.ssa Cametti perché siano individuate possibili collocazioni presso sedi istituzionali che consentano l’esposizione al pubblico di questa e di altre opere della collezione museale, favorendone la fruizione e valorizzando il pregio sia dei quadri che degli ambienti in cui troveranno ospitalità.
In particolare, nell’immediato verranno valutate sistemazioni nell’aula consiliare e nell’ingresso principale di Palazzo Broletto.

(08.09.2016)