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Sottopasso tra via Dall'Oro e viale Pavia, approvato lo studio di inserimento dell'opera nel contesto architettonico

Al via la progettazione definitiva, l'inizio lavori sarà possibile dalla seconda metà del 2017

Ottenuto il parere favorevole della Commissione per il Paesaggio sulla base del progetto preliminare approvato nel dicembre 2015, l’intervento di riqualificazione del sottopasso ciclopedonale tra via Dall’Oro e viale Pavia si avvia alla fase di progettazione definitiva, passaggio che consentirà l’indizione della gara d’appalto integrata per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera, che potrebbe essere avviata nella seconda metà del 2017.

Lo stato di avanzamento del progetto (che rappresenta uno degli interventi infrastrutturali più significativi promossi a Lodi negli ultimi decenni) è stato illustrato oggi dal sindaco Simone Uggetti, dall’assessore ai lavori pubblici Sergio Tadi e dall’assessore all’urbanistica e mobilità Simone Piacentini, che hanno presentato i risultati dello studio di inserimento dell’opera nel contesto architettonico ed ambientale della città, elaborato dall’architetto Elena Solero e comprensivo di alcune suggestive simulazioni grafiche, che consentono di visualizzare l’assetto finale del sottopasso.
Sostanzialmente l’intervento consiste in un raddoppio dell’ampiezza del sottopasso, che consentirà di separare in modo efficace i flussi del traffico pedonale e ciclistico, in entrambe le direzioni di marcia, rendendo più agevoli e sicuri i collegamenti tra le due parti della città separate dalla linea ferroviaria. Oltre a diventare più sicuro e confortevole, il sottopasso sarà finalmente accessibile anche per i disabili. Ai due estremi di via Dall’Oro e di viale Pavia verranno infatti installati degli appositi ascensori, che consentiranno ai portatori di handicap di raggiungere la parte in piano del sottopasso, dato che le rampe di accesso hanno pendenze superiori a quelle consentite dalla normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche. A questo proposito, l’amministrazione comunale ha inoltre avviato un confronto con Fs allo scopo di ottenere che l’importo (stimato in circa 150.000 euro) del contributo che il Comune dovrà versare a compensazione del rallentamento del traffico ferroviario in fase di lavorazione venga reinvestito nell’abbattimento delle barriere architettoniche della stazione.
La riqualificazione del sottopasso tra via Dall’Oro e viale Pavia si inserisce nel quadro delle opere di urbanizzazione legate al Piano Integrato di Intervento dell’area ex Abb di viale Pavia ed è interamente finanziato dalle risorse generate dall’investimento privato, per un totale di circa 3 milioni di euro tra monetizzazioni e standard urbanistico che è già stato corrisposto al Comune per il 50%, mentre la metà residua verrà versata in corrispondenza dei vari stati di avanzamento lavori.

Il quadro economico del progetto preliminare approvato prevede una spesa per lavori di 2.088.000 euro (al netto dell’Iva), costi di progettazione per 200.000 euro e 812.000 euro di somme a disposizione per i vari oneri collegati all’opera, tra i quali in particolare i rimborsi a Rfi e Fs per i rallentamenti del traffico ferroviario in fase di esecuzione (150.000 euro) e i costi da sostenere per lo spostamento dei sottoservizi (180.000 euro). La voce principale del costo dei lavori è rappresentata dalle opere in cemento armato (700.000 euro), seguita dal sistema di sostegno dei binari ferroviari tipo “ponti Essen” (460.000 euro) e dal varo del monolite che aprirà fisicamente lo spazio per l’ampliamento del sottopasso, la cui ampiezza passerà da 2,50 a 4,90 metri; le finiture di pavimento e pareti del sottopasso comporteranno costi per 140.000 euro, le finiture stradali per 75.000 euro, gli impianti di illuminazione e videosorveglianza per 40.000 euro, così come la scala di accesso al marciapiede tra i binari 2 e 3 della stazione ferroviaria.
 

Elementi architettonici

Gli elaborati dello Studio di Inserimento comprendono planimetrie di progetto e sezioni tipo con indicazione dell’assetto architettonico e materico del sottopasso pedonale, oltre a viste di progetto che mettono in luce le qualità formali, materiche e prestazionali del sottopasso riformato.
Le planimetrie di dettaglio dell’intorno urbano confrontano la situazione esistente in rapporto alla riqualificazione proposta con l’allargamento del sottopassaggio esistente e alle conseguenze che questa ha in termini di miglioramento qualità urbana del sottopasso, con particolare riferimento a:

  • l’innesto su via Dall’Oro, inserendosi organicamente sul marciapiede (lato nord) della strada;
  • la riqualificazione/ampliamento del posteggio bici esistente su via Trento Trieste, in corrispondenza dell’uscita dell’attuale risalita pedonale (che il progetto preliminare prevede di eliminare), con la realizzazione contestuale (sull’altro lato del sottopasso, lato stazione), di un nuovo ascensore (anche per disabili);
  • l’ampliamento (all’interno dell’area pubblica-Magazzino comunale) del parcheggio bici esistente all’entrata/uscita del sottopasso su viale Pavia; ciò consentirà la sua riqualificazione e potenziamento, con il suo ridisegno all’interno del verde, riconfigurando e migliorando anche l’accessibilità al Magazzino comunale e le relative aree pertinenziali;
  • realizzazione anche sul lato del Quartiere San Fereolo di un nuovo ascensore (anche per disabili), strettamente integrato anche dal punto di vista formale e materiale al sottopasso pedonale, con una passerella di attraversamento dello stesso (l’uscita dell’ascensore avviene infatti verso la ferrovia), che consente di sbarcare in sicurezza e con una nuova qualità percettiva ed estetica in mezzo al verde e al ricollegandosi alla rete pedonale e ciclabile esistente.


Nella planimetria di progetto, oltre a una migliore comprensione dei dettagli della proposta, sono indicati gli aspetti materiali, sia per la quota della pavimentazione vera e propria del sottopasso, sia per il soprassuolo. In particolare la proposta prevede una pavimentazione della pista ciclabile in cemento colorato (preferibilmente rosso) o in resina industriale (sempre rossa), con la segnaletica a terra e verticale del modello standard per l’indicazione dei percorsi ciclabili (in colore bianco), mantenendo in cemento colorato (grigio) la parte della pavimentazione destinata ai pedoni (idem per quanto riguarda la segnaletica, sia orizzontale che verticale).

La sezione tipo suggerisce l’assetto architettonico del sottopasso pedonale, mentre 3 sezioni localizzate configurano il sottopassaggio nei suoi tre caratteri fondamentali: fuori terra, completamente interrato, in corrispondenza dell’uscita dell’ascensore sul lato di viale Pavia. Per la parte di sbarco del sottopassaggio (entrambi gli sbarchi, lato centro storico e lato quartiere San Fereolo) lo Studio propone la realizzazione di un guscio di legno lamellare e vetro: una struttura con una forma organica e curvilinea che può ricordare un carapace (la corazza che protegge i crostacei), caratterizzando entrambe le entrate/uscite, in questo modo maggiormente visibili e percepibili, ma al contempo mantenendoli maggiormente sicuri attraverso l’illuminazione della luce naturale consentita dalla copertura di vetro. La struttura potrà essere composta di un’orditura primaria in legno lamellare e di un’orditura inferiore secondaria, sempre in legno lamellare; la copertura in vetro sarà costituita da vetri isolanti, anche a doppia curvatura.
Compatibilmente con le necessarie verifiche statiche, le lamelle dovranno essere il più possibile di dimensioni ridotte, con pochi nodi (anche questi di ridotte dimensioni), per un effetto scenico di grande impatto e al contempo leggerezza. Il guscio si potrà appoggiare su un muretto di sostegno, alto circa 1 metro, dimensionato strutturalmente e come sezione alla bisogna (ma che deve risultare solidamente agganciato al suolo), intonacato dei colori delle terre e caldi (delle tonalità del verde-grigio), come i colori che caratterizzano gli edifici di testata su via Dall’Oro, eccetto per una porzione che dovrà essere realizzata in vetro, per consentire condizioni di visibilità sufficienti per l’accesso a un passo carraio esistente. Le tre viste predisposte illustrano significativamente la proposta, dandone il sapore formale, costruttivo e materico:

  • l’ingresso/uscita frontale di via Dall’Oro, prima e dopo la realizzazione dell’intervento: un’apertura a forma di bocca aperta, che invita e protegge al contempo;
  • la vista laterale, sempre da via Dall’Oro, prima e dopo la realizzazione dell’intervento; la forma morbida, curvilinea e trasparente accompagna tutto il lato longitudinale della copertura del sottopasso, senza interferire (anche grazie ai materiali proposti) con il fronte edificato esistente su via Dall’Oro;
  • lo sbarco su viale Pavia, prima e dopo la realizzazione dell’intervento; in particolare, la vista mette in luce lo sbarco laterale dell’ascensore (lato ferrovia); anch’esso riprende la forma organica e i caratteri materiali del guscio del sottopasso (legno lamellare e vetro), uscendo dal suolo e integrandosi armonicamente alla struttura di copertura del sottopasso. La passerella di acciaio (struttura) e vetro (parapetti), con assito anch’esso in legno lamellare, guida e accompagna lo sbarco sull’altro lato, verso il Magazzino comunale, il verde riconfigurato (senza interferire con le alberature esistenti, ma al contrario valorizzandole) e il percorso pedonale al suo interno, che si ricollega agli spazi pedonali di viale Pavia.


(22-07-2016)
 

 
via nino dall'oro stato attuale
via nino dall'oro render
 
 
via nino dall'oro stato attuale
via nino dall'oro render
 
 
viale pavia stato attuale
viale pavia render
 
 
ascensore lato viale pavia
passerella lato viale pavia
 
 
planimetria