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'Num del Burgh' gestirà la casa dell'ex custode alla Colonia Caccialanza

Nell'aggiudicazione si richiamano la riqualificazione dell'edificio e iniziative per valorizzare il fiume

L’ex casa del custode della Colonia Caccialanza diventerà la nuova sede di Num del Burgh. L’associazione si è infatti aggiudicata la gara bandita dal Comune per la concessione dell’immobile, che diventerà punto di riferimento per la promozione di iniziative di valorizzazione delle tradizioni locali legate all’ambiente fluviale dell’Adda.

La proposta presentata da Num del Burgh (associazione costituita nel 1992 e che conta circa 700 iscritti) prevede la corresponsione al Comune di un canone di 13.458 euro per i 9 anni di durata della concessione, oltre all’investimento di un importo identico per la riqualificazione dell’edificio (che ha una superficie coperta di circa 68 metri quadrati).Nel dettaglio, gli interventi programmati consistono nell’installazione di un nuovo cancello d’ingresso al Centro Ricreativo Fluviale, corredato di sistema d’allarme e videosorveglianza, nella revisione generale delle coperture, dell’impianto elettrico e di quelli idraulici, riverniciatura delle pareti interne, installazione di una cucina e di un impianto di riscaldamento a pellet, sostituzione di infissi e porte e fornitura di armadi e scaffalature.

La gestione dell’ex casa del custode della Colonia Caccialanza – è sottolineato nella proposta presentata da Num del Burgh – risulta la soluzione più conveniente, sia in termini economici che strutturali, per dare all’associazione una sede adeguata, rispetto a quella attuale di via Carlotta Ferrari, inadatta al ricovero dei natanti ed alla promozione di attività fluviali.
La Colonia Caccialanza è situata in una posizione strategica per lo sviluppo della fruizione fluviale, soprattutto per quanto concerne la logistica nautica, dato che lì è presente l’unico scivolo naturale per l’alaggio dei natanti. Le precedenti esperienze di collaborazione con gli Scout (che in base ad un accordo con il Comune si prendono cura della manutenzione della Colonia nei mesi tra ottobre e maggio) ed alcune cooperative sociali dimostrano inoltre concretamente la capacità di Num del Burgh di promuovere i rapporti di natura interassociazionistica.
La nostra proposta deve quindi essere letta in chiave cooperativa, volta all’ottenimento di un valore aggiunto, la riscoperta del fiume, dal quale potranno trarre direttamente giovamento non solo le singole realtà associative coinvolte, ma l’intera comunità.

Lodi, 17 marzo 2016


Ultima Modifica: 25/05/2022