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Piano per la messa in sicurezza del tratto urbano dell'Adda: aggiudicato l'appalto.

 
PIANO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO URBANO DELL'ADDA, AGGIUDICATO L'APPALTO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL NUOVO ARGINE IN SPONDA DESTRA A VALLE DEL PONTE

Il mosaico degli interventi di potenziamento delle difese spondali per la messa in sicurezza del tratto urbano del fiume Adda si arricchisce di un nuovo, importante tassello.
E' stato infatti aggiudicato l'appalto dei lavori di realizzazione del nuovo argine in sponda destra a valle del ponte, un investimento di 1.150.000 euro interamente finanziato dal Comune.
"Lo scopo di questo intervento - sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini - è quello di garantire la protezione da eventuali fenomeni di esondazione del fiume dei quartieri Selvagreca, Isola Bella e Borgo Adda, oltre a contribuire alla valorizzazione del Lungo Adda Bonaparte nel tratto compreso tra il ponte vecchio e l'Isola Bella, nonché del parco pubblico esistente e del suo futuro ampliamento, in fase di progettazione nell'ambito della Foresta di Pianura".
L'appalto (relativo ai lavori sulle difese spondali, per un importo a base d'asta di 614.000 euro, più Iva e oneri per la sicurezza per ulteriori 28.000 euro) è stato assegnato all'associazione temporanea di imprese costituita tra Berlingheri Costruzioni e Nord Impianti, che ha presentato un'offerta con un ribasso del 18.93 per cento.
Dal momento della firma del verbale di consegna dei lavori, gli aggiudicatari avranno 210 giorni di tempo per realizzare le opere: ogni giorno di ritardo comporterà l'applicazione di una penale di importo pari allo 0,1 per cento dell'importo di contratto.
"Il progetto dell'argine in sponda destra a valle del ponte - spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici con delega ai problemi dell'Adda, Mario Cremonesi - si inserisce nel piano generale degli interventi di difesa idraulica messo a punto dal Comune in collaborazione con Regione, Provincia, Autorità di Bacino e Agenzia Interregionale per il Po. Del piano fanno parte: il nuovo argine in sponda sinistra sull'area ex Sicc, a protezione del quartiere Revellino (lavori in corso, investimento di 2 milioni di euro); l'innalzamento dell'arginatura in sponda sinistra lungo la strada provinciale per Boffalora, a protezione del quartiere Campo Marte e delle urbanizzazioni dell'oltre fiume (in corso il passaggio di consegne del progetto dalla Provincia al Comune: investimento di 2.500.000 euro, di cui 500.000 euro del Comune); il nuovo argine in sponda destra a monte del ponte, per la protezione dei quartieri Martinetta, Capanno e delle zone di via Defendente e via Vecchio Bersaglio (in corso la progettazione definitiva da parte dell'Aipo); i lavori di consolidamento del ponte, abbassamento della briglia fluviale e corazzamento dell'Isolotto Achilli (appalto assegnato, inizio lavori nel corso dell'estate, conclusione entro un anno, investimento di 1.700.000 euro interamente finanziato dal Comune). Come si vede, si tratta di un quadro molto articolato, che comporta investimenti per oltre 12 milioni di euro, già per la gran parte finanziati, grazie alla collaborazione tra Comune, Regione, Provincia e Aipo. In precedenza, il Comune aveva già provveduto a realizzare un altro intervento, per la messa in sicurezza del quartiere Pratello, che in occasione dell'alluvione del novembre 2002 non fu invaso dalle acque dell'Adda, ma da quelle di rigurgito delle rogge affluenti. In futuro, questo fenomeno verrà scongiurato grazie a due chiaviche sulle rogge Gelata e Gaetana e a un muretto di contenimento, che metteranno il quartiere al riparo senza provocare incrementi del livello idrico di piena nelle altre zone a monte del ponte".

Descrizione del nuovo argine

Gli interventi previsti dal progetto riguardano il tratto del lungo fiume compreso tra la spalla destra del ponte vecchio e la rampa di accesso alla Tangenziale Est.
Le nuove difese consisteranno in un muretto tra il ponte e l'Isola Bella e in un argine in terra tra l'Isola Bella e la tangenziale; sono inoltre in programma la demolizione e rifacimento della scalinata di accesso al fiume in prossimità del ponte vecchio e la costruzione di una seconda scalinata tra il ponte e la briglia.
Il muretto, alto 50 centimetri e lungo 560 metri, sarà realizzato con rivestimenti a strisce orizzontale di materiali differenti: nella parte inferiore verranno utilizzate lastre di granito bianco sardo (a cui si farà ricorso anche per l'argine destro a monte del ponte e per quello sinistro sull'area ex Sicc), in quella intermedia lastre metalliche verniciate e in quella superiore mattoni pieni (che richiameranno così il ponte vecchio).
Il coronamento del muretto costituirà una seduta con vista sull'Adda per i frequentatori del lungo fiume e sarà rivestito con lo stesso granito bianco della porzione inferiore.
La visibilità dell'argine, garantita nelle ore diurne dai materiali utilizzati per il rivestimento, verrà assicurata anche di notte grazie al fascio luminoso che caratterizzerà la parte centrale del muro, dove verranno installate luci ad incasso, che consentiranno di "percepire" l'opera anche a distanza (per esempio dalla sponda sinistra o dalle passerelle pedonali del ponte vecchio). Per "tamponare" in caso di "allarme esondazione" le due fessure del muro d'argine in corrispondenza delle scale di accesso al fiume, verrà adottato un rimedio già in uso in molti Paesi del Nord Europa (in particolare quelli scandinavi e anglosassoni), consistente in panconi in alluminio, ricoverati in appositi contenitori installati in prossimità delle arginature. Dopo i 560 metri di muretto, il tracciato del nuovo argine abbandonerà il lungo fiume e attraversando l'esistente strada bianca si inoltrerà nell'area verde attrezzata: da qui, l'opera di difesa cambierà tipologia, diventando un classico rilevato in terra a sezione trapezia, lungo 510 metri, con altezza di 2,40 metri e ampiezza alla sommità di 3 metri. Sul coronamento dell'argine verrà realizzata una pista ciclopedonale.

Franco di sicurezza

La quota massima di piena storicamente raggiunta dall'Adda nel tratto immediatamente a valle del ponte vecchio è pari a 67,57 metri sul livello del mare, rispetto a una quota del lungo fiume che tra il ponte e l'Isola Bella varia da 68,70 a 67,60 metri s.l.m.
Allo stato attuale, un'ampia fascia del Lungo Adda Bonaparte ha quindi un franco idraulico di sicurezza praticamente nullo. Con le nuove opere di difesa spondale, questo franco verrà aumentato di 50 centimetri in corrispondenza del muretto di arginatura (dove il franco esistente è più elevato) e di 90 centimetri in corrispondenza dell'argine in terra (dove il franco esistente è invece ora limitato a pochi centimetri).
(01-08-2008)