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Partecipazione, istituiti tre organismi di consultazione

In attesa dell'elaborazione di un nuovo Regolamento sulla partecipazione (procedimento che verrà avviato entro la fine del 2014), l'amministrazione comunale ha istituito in via sperimentale tre organismi di "cooperazione e consultazione", che partendo dall'esperienza realizzata nel 2011 con le consulte "famiglia" e "nuovi cittadini" consentiranno di testare il nuovo assetto organizzativo, articolato nelle figure del presidente, del coordinatore e dell'assemblea. Gli ambiti individuati per la sperimentazione sono, nuovamente, quelli delle famiglie e dei nuovi cittadini, ai quali si aggiunge l'ambito della cultura.

All'attività degli organismi potranno partecipare le associazioni, i movimenti, le organizzazioni di volontariato e tutti i soggetti senza scopo di lucro operanti a Lodi, che dovranno presentare apposita istanza al sindaco, a seguito della pubblicazione di un avviso sul sito internet del Comune.

Per ognuno dei tre organismi di cooperazione e consultazione sono stati individuati i principi e le finalità ai quali l'attività dovrà ispirarsi.

Per quanto riguarda le famiglie:

  • considerare la famiglia quale risorsa e bene comune per la società e la comunità locale, confermandone la centralità e la insostituibilità per il suo ruolo di soggetto sociale attivo
  • operare tenendo conto dei bisogni della famiglia, non solo nei servizi sociali ma anche trasversalmente ai diversi settori di competenza comunale: politiche abitative/urbanistiche, ambientali, socio-sanitarie, fiscali, educative e culturali, politiche di conciliazione rispetto al lavoro
  • riconoscere la necessità di coordinare gli interventi che localmente si realizzano da parte delle diverse istituzioni, oltre che dal privato e dal privato sociale
  • sostenere e incoraggiare le attività delle associazioni e del volontariato e lo sviluppo di meccanismi di raccordo tra realtà informali e formali, riconoscendo concretamente il loro ruolo a livello consultivo e propositivo in relazione alle azioni intraprese di interesse familiare.


Per i nuovi cittadini:

  • uguaglianza fra tutti i cittadini, indipendentemente dal sesso, provenienza, religione e cultura
  • libertà di espressione e di partecipazione alla vita politica, sociale, culturale ed economica
  • rispetto delle leggi e della sicurezza sociale, consolidando il senso civico
  • collaborazione tra tutti i cittadini per la creazione di una città coesa e solidale
  • assunzione delle differenze culturali come opportunità di crescita e di arricchimento sociale per la comunità


Per la cultura:

  • accrescere il dialogo con le realtà associative, le istituzioni scolastiche, i centri culturali e le realtà di quartiere al fine di programmare attività e interventi culturali mirati e condivisi
  • garantire il pluralismo culturale, diffondere e promuovere l'informazione e la conoscenza delle diverse forme e attività culturali presenti in città
  • promuovere la conoscenza del territorio e del suo patrimonio storico-artistico
  • intensificare il dialogo con le realtà economiche e imprenditoriali promuovendo il loro ruolo di soggetti di politiche culturali attraverso sponsorizzazioni e mecenatismo d'impresa
  • contribuire allo sviluppo dell'educazione democratica e civile della comunità cittadina


Nella delibera di giunta con cui sono stati istituiti i tre organismi vengono inoltre definite le competenze di presidente (che sarà individuato nella figura dell'assessore delegato alla materia), coordinatore e assemblea. Il presidente rappresenta l'organismo, lo convoca e lo presiede; convoca e presiede l'assemblea; cura la programmazione, la formazione dell'ordine del giorno, la data, l'ora ed il luogo dell'incontro. Il coordinatore viene eletto all'interno dell'assemblea con la maggioranza dei votanti; concerta con il presidente le convocazioni dell'organismo; attua i progetti e propone ogni iniziativa intesa alla valorizzazione ed al perseguimento degli scopi. L'assemblea è costituita da un rappresentante designato da ogni associazione; è un organo consultivo, che formula proposte al presidente tenuto conto del monitoraggio dei bisogni riscontrati.

La delibera stabilisce poi che nell'ambito del processo di elaborazione del nuovo Regolamento per la partecipazione si valuti la proposta di modifica del 2°comma dell'articolo 13 dello Statuto comunale, che prevede l'istituzione di un albo delle forme associative che risulterebbe superfluo, tenuto conto che la tenuta dell'albo delle associazioni è materia già di competenza di Regioni e Province.

(17-07-2014)


Ultima Modifica: 25/05/2022