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"Legalità organizzata: il cantiere è aperto", il discorso dell'Assessore Premoli

Intervento introduttivo dell'assessore Premoli alla serata "Legalità organizzata: il cantiere è aperto", tenutasi giovedì 6 marzo 2014 presso la Biblioteca Laudense.

"La libertà è condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è libertà non può esservi legalità".

E' una frase di Piero Calamandrei, uno dei nostri padri costituenti. 

Si tratta di una riflessione che condivido pienamente, perché credo che la certezza del diritto rappresenti un valore fondamentale, in quanto garantisce che la legge renda intangibile la libertà di ogni singola persona, entro i limiti che le sono propri, vale a dire i limiti di comportamenti che non determinano preclusioni alle libertà altrui. Una società vive in una condizione di effettiva libertà se riconosce e garantisce l'attuazione del principio dell'uguaglianza di tutti di fronte alla legge. In questo principio risiedono profondi elementi morali, innanzitutto l'affermazione della pari dignità di tutti gli uomini, inoltre la consapevolezza che l'osservanza della legge da parte di ciascun individuo rappresenta la più solida e naturale garanzia della libertà di ognuno.

Libertà e legalità sono quindi in stretta connessione; queste due parole e i principi che esprimono sono alla base di qualsiasi modello di convivenza che sia fondato sul riconoscimento reciproco e sulla condivisione di valori che rappresentano il bene comune; eppure, sono parole di cui troppo spesso si dimentica o si trascura il vero significato, ancor più, purtroppo, nel momento storico che stiamo vivendo.

Ecco perché legalità e libertà non possono essere considerate un patrimonio acquisito e scontato, ma devono invece, soprattutto oggi, essere conquistate con impegno e talvolta con sacrificio. La legalità richiede infatti coraggio e generosità: non basta essere genericamente onesti per dire di vivere nella legalità; la difesa di questi valori richiede una decisa scelta di campo e la disponibilità a schierarsi per contrastare ogni forma di illegalità. La legalità è quindi un frutto, il frutto del lavoro, dell'impegno e soprattutto del coraggio di tanti. 

A questo proposito, l'amministrazione comunale ha voluto trasmettere un messaggio forte e deciso, fin dall'elaborazione del programma elettorale, che è poi diventato il programma di mandato di un quinquennio, dedicando alla legalità una apposita sezione.

A questa dichiarazione di intenti sono già seguiti alcuni atti concreti nei primi otto mesi di attività amministrativa, tra i quali in particolare l'adesione all'associazione "Avviso Pubblico" deliberata dal consiglio comunale. 

Siamo infatti convinti che ogni istituzione, a qualsiasi livello, possa e debba impegnarsi direttamente su un fronte così importante e delicato. Questo dovere è ancor più essenziale per quelle istituzioni, come i Comuni, che per la loro natura e per le funzioni che svolgono sono quotidianamente vicine al vissuto dei cittadini. Quello a cui siamo chiamati è un impegno culturale, ma anche fattivo, perché la nostra realtà locale non è e non potrebbe essere immune a fenomeni che minacciano la tutela della legalità. Quello di un territorio, attraverso le sue istituzioni, è quindi un contesto ideale per promuovere l'etica della responsabilità, del dialogo e della partecipazione, riconoscendo la necessità di collocare al di sopra di ogni posizione e appartenenza alcuni precisi valori che connotano il bene comune. 

Si tratta, in un certo senso, di lavorare per dare una "forma organizzata" alla cultura della legalità, attraverso strumenti e opportunità di coinvolgimento della comunità locale in un percorso di informazione e formazione. 

L'incontro di questa sera vuole essere il primo appuntamento di una serie di iniziative che vanno in questa direzione, con l'intento di coinvolgere ambiti della nostra società sempre più ampi e diversificati, con una particolare attenzione ai giovani ed al mondo della scuola. 

La diffusione della cultura della legalità soprattutto tra i più giovani è infatti un fattore civico fondamentale, perché è alle nuove generazioni che bisogna fare riferimento per avviare un percorso virtuoso che porti ad una società migliore.


Ultima Modifica: 25/05/2022