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"Isole di Luce" - XXVII Veglia di Santa Lucia

Molte sono le radici storiche e le valenze simboliche dei racconti divenuti leggende sorte attorno al tralcio reciso della giovane Lucia di Siracusa morta per martirio agli inizi del IV secolo dell'era cristiana. Di anno in anno la Veglia ne ha mostrato con il linguaggio dell'animazione e del teatro le diverse sfaccettature. L'azione, che va in scena di nuovo sul selciato di piazza della Vittoria il giorno prima dell'arrivo delle bancherelle, prende lo spunto da una tradizione che affonda nel terreno simbolico del Cantico dei Cantici, dove la figura della 'sposa' si trasfigura nell'immagine di uno splendido paesaggio: Israele. Così Lucia, per le comunità cristiane d'occidente e d'oriente, sposa del Signore, si trasforma, entro il gioco delle azioni, dell'apparizione degli oggetti di scena, della musica e delle parole del racconto, nel paesaggio della sua isola natia la Sicilia. Al centro della piazza, in uno spazio circolare prende vita la storia dell'isola i cui paesaggi si riflettono nel cromatismo degli abiti della Santa, così come la tradizione iconografica lo ha codificato nelle sfumature di sette colori dominanti: l'azzurro del mare, il bianco delle onde spumeggianti in tempesta e dei gabbiani il rosso del fuoco del vulcano, il giallo della sabbia e dei limoni, il verde delle distese di prati fioriti, il blu oscuro della notte del travaglio vissuto dalla giovane Lucia, l'oro delle stelle nel cielo limpido della salvezza e della liberazione. L'azione teatrale si muove, ora, sul mare con le sue distese d'acqua, i venti impetuosi, i voli di gabbiani danzanti cacciati da un predatore di fuoco, ed ora si sposta sulle pendici affioranti di un vulcano, sui brontolii dei terremoti e sulle vampate di fuoco, mentre tutt'attorno si compone nella musica e nella danza la distesa dell'isola di luce, da sempre porto sicuro per viaggiatori e naufraghi. Ai piedi d'una simbolica porta dei limoni il selciato-isola si tinge di verde e di fiori con campi sospesi, petali luminosi che volano nell'aria, lanterne multicolori deposte sui fianchi del vulcano. Fantasmi si aggirano nella notte a raccontare le paure e le angosce affrontate da Lucia nelle ore del martirio: lotte tra spade e pugnali di fuoco, danze di lanterne-melograni, frutti simbolici mediatori di terra oscura e di orizzonti luminosi. All'apparire di un grande cielo al cui centro campeggia una bianca luna, la notte della paura (ma quante notti di paura nel canale di Sicilia!) si stempera nelle sfavillare di stelle. Gli sguardi accorrono sulle tracce di Lucia sulla scia di sette bracieri, carichi di emozioni come i sette colori delle sue vesti dipinte e ridipinte per secoli e secoli. Una canzone chiuderà l'azione teatrale ricordando l'isola di Lucia tuttora per centinaia di migliaia di profughi naviganti "Isola di Luce". "Un'isola, luogo di tregua e di pace di pace e salvezza, il grande furore del mare diventa carezza...".

La Veglia è promossa dal Laboratorio degli Archetipi in collaborazione con il Comune di Lodi e l'Ufficio Scolastico Territoriale di Lodi grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di Lodi. Il progetto è stato ideato da Giacomo Camuri e Giannetta Musitelli con la collaborazione di Ines Ambrosini e Andrea Butera per la coreografia, Sabrina Inzaghi, Luca Maccagni, Tahomi Zapata Hernandez per la scenografia. Supporto organizzativo Lorena Masmi dell'Ufficio Cultura del Comune di Lodi. La canzone e le musiche originali sono state composte da Carlo Cialdo Capelli. In scena con Emilio Martinelli, trampoliere, Ines Ambrosini e Andrea Butera, danzatori, animano lo spettacolo Sabrina Inzaghi, Luca Maccagni, Giulia Marzani, Christopher Owendimma, Veronica Vignati, Tahomi Zapata Hernandez. Partecipano le bambine e i bambini delle classi 1C della Scuola primaria G. Pascoli e 3A della Scuola primaria S. Francesca Cabrini, le studentesse e gli studenti della classe 3B del Liceo statale Maffeo Vegio, Veronica Cervi, Thomas Luppi, Andrea Martino, Sara Menardo, Mikail Peviani del gruppo Fili Sospesi. Narra il racconto scritto da Giannetta Musitelli l'attore Claudio Raimondo. Diretti da Carlo Cialdo Capelli suonano e cantano i componenti dell'ensemble della classe 5D ad indirizzo musicale del Liceo statale Maffeo Vegio: Michela Bardelli (melodica), Jonathan Bidzogo (violino), Lorenzo Brocchieri (melodica e canto), Mirko Pio Candura (tromba), Francesco Delmiglio (pianoforte), Hugo Esnault (canto), Elisa Giovannelli (canto), Marta Mazzetti (chitarra e canto), Valentina Parolini (clarinetto), Greta Pasquali (canto), Nicole Pignarca (clarinetto), Lorenzo Prevosti (batteria), Olga Spadea (melodica), Silvio Tarenzi (chitarra), Raul Turla (sassofono), Martina Zaneboni (clarinetto).
L'evento teatrale, che in Lodi inaugura le iniziative previste per la Notte Bianca di Santa Lucia e annuncia l'apertura dell'ormai tradizionale mercato del Natale Solidale, è uno tra i molti appuntamenti che si celebreranno in diverse regioni per la Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare.

(05.12.2012) 


Ultima Modifica: 25/05/2022