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Approvato il progetto della barriera fonoassorbente a San Bernardo

Minor costo a carico del Comune e maggior protezione per gli insediamenti residenziali esistenti: sono questi i due elementi che caratterizzano il nuovo progetto preliminare della barriera antirumore in fregio alla tangenziale sud, in località San Bernardo, approvato oggi dalla giunta su proposta dell'assessore all'urbanistica Simone Piacentini, in sostituzione di quello adottato nel dicembre del 2012.
 
"Nella versione iniziale - spiega Piacentini - il progetto prevedeva la realizzazione di una barriera della lunghezza di circa 155 metri, 140 dei quali a protezione del nuovo insediamento residenziale in corso di realizzazione per iniziativa della società Export Clean Srl e 15 a servizio degli insediamenti esistenti sul lato ovest di viale Toscana, a integrazione di una barriera esistente realizzata anni fa dall'Anas e rivelatasi nel tempo insufficiente a "schermare" adeguatamente le emissioni acustiche del consistente volume di traffico in transito dalla tangenziale. Il costo di questi 155 metri di barriera, pari a 270.000 euro, sarebbe stato sostenuto integralmente dal Comune, nell'ambito di un intervento di cui si prevedeva di assegnare ad un operatore privato la progettazione esecutiva e la realizzazione, comprensiva dell'installazione di un impianto fotovoltaico (a carico del privato per un importo di 187.000). La gara per l'affidamento dell'incarico è tuttavia andata deserta, per mancanza dei requisiti tecnico-economici da parte dei partecipanti, e la circostanza ha dato modo all'amministrazione comunale di riconsiderare l'impostazione dell'intervento".
 
Il nuovo progetto, approvato oggi, consiste nella realizzazione di due tratti di barriera, uno di 40 metri in prosecuzione verso Milano della barriera Anas esistente, l'altro di 15 metri in prosecuzione verso Piacenza della barriera Anas esistente, entrambi funzionali a proteggere gli insediamenti residenziali esistenti di viale Toscana; il tratto di barriera a protezione del nuovo insediamento Export Clean dovrà invece essere realizzato dall'operatore privato, a sue spese; inoltre, il Comune chiederà ad Anas di sostituire la barriera esistente, ricorrendo a materiali e tipologie uniformi a quelli che verranno adottati per il progetto comunale.
 
"In questo modo - sottolinea l'assessore Piacentini - l'impegno economico del Comune si ridimensiona significativamente, da 270.000 a 130.000 euro, aumentando la protezione nei confronti degli insediamenti residenziali esistenti. Per il momento, viene stralciato l'aspetto relativo all'impianto fotovoltaico, perché la riduzione da 155 a 55 metri della lunghezza della barriera riduce anche la convenienza economica dell'intervento. La barriera, in ogni caso, sarà predisposta per poter ospitare in futuro i pannelli fotovoltaici: nell'ipotesi in cui Anas provvedesse a sostituire quella vecchia e quando sarà stata realizzata anche quella a protezione del nuovo insediamento residenziale, lo sviluppo della barriera assumerebbe dimensioni appropriate per consentirne lo sfruttamento ai fini dell'installazione dell'impianto fotovoltaico".
 
(30-10-2013)


Ultima Modifica: 25/05/2022