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Conversazioni d'Autore: ospite Mimmo Franzinelli

Il prossimo appuntamento della rassegna Conversazioni d'Autore si tiene giovedì 21 marzo 2013 alle ore 21.00 presso il Teatro alle Vigne.

Ospite della serata Mimmo Franzinelli, che presenta Il prigioniero di Salò.

Narrare una materia come quella dell'ultimo periodo fascista, usata e abusata da storici, intellettuali e saggisti, partendo da fonti storiche inedite per tracciare un quadro che sia il più possibile aderente alla realtà dei fatti e alle vicissitudini di uno dei momenti più intricati della storia novecentesca non solo italiana.
È questa la missione che si è posto lo storico lombardo Mimmo Franzinelli e che anima l'intera sua ultima fatica letteraria dal titolo Il prigioniero di Salò.
Franzinelli, originario della Val Camonica e fine studioso del periodo fascista, è autore di numerosi saggi e interventi critici sulla parabola mussoliniana, nonché vincitore di numerosi riconoscimenti per la sua attività di ricerca come il premio internazionale "Ignazio Silone" nel 2002, il premio "Benedetto Croce" l'anno successivo e il premio "Basilicata" nel 2006. È anche coinvolto nel progetto di ricerca internazionale Occupation in Europe: The Impact of National Socialist and Fascist Rule 1938-1950, promosso dall'European Science Foundation di Amsterdam e dall'università di Berlino.
Questo esimio studioso sarà il prossimo ospite della rassegna "Conversazioni d'autore", e presenterà Il prigioniero di Salò giovedì 21 marzo alle ore 21.00 presso il Teatro alle Vigne. Durante la serata si tenterà di mettere in luce la figura di Mussolini dall'armistizio dell'8 settembre 1943 fino alla sua morte, indagando in particolare la tragica avventura della Repubblica di Salò, in cui le emozioni e i fervori dell'una o dell'altra componente hanno affossato la verità storica. Franzinelli tenta di ricostruirla attraverso una serie di testimonianze inedite come gli scritti autografi del Duce, i rapporti in quegli anni tra Hitler e Kappler (ufficiale nazista a Roma), le carte di Claretta Petacci, i notiziari della Guardia nazionale repubblicana e le note della Segreteria mussoliniana.
Nel libro si tenta di indagare anche l'aspetto psicologico di Mussolini, che dalla piccola Repubblica di Salò insegue il sogno di una rinascita del suo impero, prigioniero però lui stesso degli eventi che evolvono sempre più a suo sfavore, degli alleati che lo isolano e dei suoi stessi collaboratori che lo sfiduciano e lo costringono a un suo personale microcosmo, in cui l'unica figura di autentica collaborazione e di rapporto genuino resta quella dell'amata Claretta Petacci.
Il prigioniero di Salò è un libro originale, che parte da un fatto storico sovrautilizzato da scrittori e critici ma opera attraverso testimonianze autentiche e nuove. Conoscere le nostre vicende storiche abbracciando una prospettiva il più possibile super partes, evitando particolarismi o simpatie per giungere alla piena verità storica da divulgare a tutti, specialmente alle giovani generazioni: con il suo nuovo libro, Mimmo Franzinelli ha centrato in pieno una delle grosse sfide dell'educazione e della cultura contemporanea. E con questo lavoro, un passo in avanti sicuramente è stato fatto.
(18/03/2013)
 

 
copertina del libroMimmo Franzinelli

Ultima Modifica: 25/05/2022