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Lodi al Sole: concerto del Coro Monte Alben

Quarant'anni di ininterrotto lavoro, al fine di mantenere vivo ed attuale il patrimonio artistico, etnico e culturale del canto corale. Quarant'anni di attività di ricerca, di conservazione e di diffusione nel contesto culturale, sociale e ricreativo in cui il coro opera.
Quarant'anni di una presenza sul territorio lodigiano e nazionale. Il Coro Monte Alben celebra quattro decenni di intensa attività ed in attesa dell'appuntamento del prossimo novembre che chiuderà ufficialmente i festeggiamenti si presenterà anche al pubblico di Lodi al Sole, con un'esibizione in programma sabato 23 luglio (ore 21.00, chiostro del Liceo Verri di via San Francesco) per la sezione "Concerti in Corte".
 
Sarebbe scontato ricordare gli incerti inizi che potrebbero essere quello di tutti i cori "popolari" delle nostre generazioni: i primi brani, un po' di passione per la montagna, l'emozione per la prima uscita. Un nome, "Monte Alben" (cima orobica che domina Oltre il Colle), scelto per la sua musicalità da Dino Capra, fondatore con alcuni amici e primo direttore del coro nel novembre 1971. Con l'avvento di Eugenio Ferrari alla direzione (1972) il coro assume quella che diventerà la sua fisionomia per gli anni a venire: le due prove settimanali, il consiglio del coro, la figura del "capocoro" impersonata per anni da Franco Ottobelli. Trova anche una propria immagine che, com'è nello spirito del momento, non può non essere "alpina": ecco le camicie rosse ed i pantaloni da rocciatore, i calzettoni di lana e le pedule, il distintivo con "il camoscio" ("el curnass") a sostituire quello artigianale giallo che campeggiava sui maglioncini verdi dei primi tempi.
Dall'anno successivo la direzione passa nelle mani di Vincenzo Carniel, compositore milanese, autore tra l'altro di quel piccolo capolavoro che è "La leggenda della Grigna". Il 1976 segna la realizzazione del primo Lp, dal titolo "Voci dell'Adda", un traguardo certamente importante, che i coristi sentono in modo particolare. Con Vincenzo Carniel prosegue l'attività con l'inserimento di nuove voci e felici scelte repertoriali; il coro inizia ad affacciarsi alla ribalta nazionale partecipando ai primi concorsi, raccogliendo lusinghieri consensi ed arriva anche la prima volta in televisione.

Nel 1979 la strada del Monte Alben si incrocia con quella del bellunese Paolo Bittante. Dotato di gusto e notevole sensibilità artistico musicale, nei tre anni che rimane alla direzione Bittante apre nuovi orizzonti al complesso lodigiano, sia in fatto di tecnica vocale che nella costruzione del repertorio. Accostandosi alle armonizzazioni di Mino Bordignon e alla ventata "novocorale" di Paolo Bon, il coro comincia ad assumere quel respiro internazionale che diventerà una delle sue caratteristiche più significative e si presenta anche con un nuovo look: camicia turchese e pantaloni beige, oltre al nuovo distintivo che raffigura il torrione della città di Lodi. La registrazione del disco "Coralmenteparlando" conclude il primo decennio di attività. Quasi senza soluzione di continuità, nel solco tracciato da Paolo, si intravede il Monte Alben dei successivi trionfi, il Monte Alben di Beppe Belpasso. Il 1985 è l'anno internazionale della musica ed il coro, sotto la spinta del neo presidente Lodovico Chiesa (succeduto a Luigi Anelli), rilancia quella rassegna di canto corale temporaneamente interrotta. Il "Concerto di Primavera" diventa così, nella splendida cornice del Teatro alle Vigne di Lodi, un appuntamento tradizionale nel panorama musicale lodigiano. Dal 1986, durante la manifestazione viene consegnato il premio "Diapason d'Argento", ambito riconoscimento che il Monte Alben intende attribuire a chi si è particolarmente distinto per l'attività a favore della coralità.
L'influenza dei riconoscimenti ricevuti in questi anni spinge il complesso lodigiano ad incidere il suo terzo Lp, "Trasparenze Armoniche", che esce alla fine del 1987.
Nello stesso anno il coro si da una forma giuridica, costituendosi con atto notarile in Associazione Coro Monte Alben Città di Lodi. Nel 1991 sono vent'anni e il Monte Alben li festeggia invitando Bepi de Marzi ed i suoi "Crodaioli" per una particolarmente sentita edizione del "Concerto di Primavera". "Strade" è il titolo che emblematicamente il coro vuole dare alla sua quarta raccolta, prodotta nel 1994 e che chiude per certi aspetti un ciclo: Beppe Belpasso lascia infatti la direzione del Monte Alben.
Nel 1995 a dirigere il coro è Giorgio Oreglio, giovane compositore milanese, che trasmette la sua personale esperienza maturata in numerosi gruppi cameristici e svariate formazioni strumentali. Con lui, fin che gli impegni artistici glielo consentono, il Monte Alben riesce a superare il comprensibile momento e attraverso una diversa ricerca nella fusione timbrica e adesione alla genesi musicale dei brani proposti è in grado in breve tempo di ripresentarsi con successo ad importanti appuntamenti. Dall'inizio del 1996, anno dei festeggiamenti per il 25° (per l'occasione è stato coniato un nuovo distintivo, opera dell'artista Guido Boletti, raffigurante i luoghi più rappresentativi della città di Lodi), alla fine del millennio, la direzione passa nelle mani di Claudio Sibra, docente di musica ed appassionato cultore del fatto corale. Con la direzione di Alberto Cremonesi il coro entra nel secondo millennio: innumerevoli le esibizioni in concerti e rassegne, con grandi soddisfazioni e attestati di stima da parte del pubblico e critica. Significativi i piazzamenti conquistati nel 2003 al Concorso Nazionale di Gressan (Aosta) e nel 2008 al Concorso Nazionale di Savignone (Genova). In questo periodo il coro inizia la collaborazione con il Comitato Provinciale UNICEF nell'organizzazione di manifestazioni benefiche e solidali.
Nel 2009 è stato il coro ufficiale delle manifestazioni provinciali dei festeggiamenti per la Beatificazione di don Carlo Gnocchi. Nel 2010, alla vigilia dei quarant'anni, dopo essersi ritagliato uno spazio distinto nel grande panorama della coralità maschile nazionale di ispirazione popolare (aggiudicandosi 10 primi premi nei più importanti concorsi nazionali ed internazionali e la partecipazione a qualificate rassegne e concerti, circa 600, in Italia e oltre confine), il gruppo ha deciso di intraprendere una nuova, stimolante sfida: fare il grande passo, convertirsi in coro a voci miste, inserendo in un organico maschile ben rodato un'importante gruppo di soprani e contralti. Un nuovo mondo, un modo nuovo di intendere il canto corale, tutto da scoprire, un repertorio che si allarga a dismisura, mantenendo però il Monte Alben ancorato alla cultura popolare, senza disdegnare ciò che accade oltre la siepe. Dunque, un Monte Alben tutto da scoprire e tutto d'ascoltare.
E' con questo spirito che il coro festeggia nel 2011 i 40 anni di attività, con una programma di iniziative che si chiuderà il prossimo 19 novembre con un concerto presso la chiesa di Sant'Agnese in via Marsala: durante la serata verranno presentati il nuovo cd con la raccolta dei brani più rappresentativi del repertorio del Coro Monte Alben e immagini del territorio lodigiano, il volume sulla storia del Coro Monte Alben, il piatto commemorativo in vetro/ceramica dipinto a mano da un artista locale. Attualmente il Coro Monte Alben è presieduto da Massimiliano Castellone ed è diretto dal maestro Alberto Cremonesi.
 
(21-07-2011)
 

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