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Edilizia residenziale pubblica: le nuove iniziative del Comune

Un nuovo insediamento da 44 alloggi in via Leonardo da Vinci, la realizzazione di ulteriori 8 alloggi in via Fé tramite la ristrutturazione di un'ala dell'ex Istituto Sordomuti ed un'intesa con una cooperativa per riservare altri 10 alloggi alla locazione con canone concordato e patto di futura vendita.
Sono i tre interventi del "pacchetto" in materia di edilizia residenziale pubblica varato oggi dalla giunta, con il quale l'amministrazione comunale risponderà all'avviso emesso dalla Regione Lombardia per la raccolta di proposte da inserire nell'Accordo di Programma da presentare al ministero delle infrastrutture ai fini dell'attuazione del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa.

"Si tratta dello stesso strumento che negli ultimi 5 anni ha portato alla realizzazione a Lodi del Piano di Edilizia Economica e Popolare dell'ex Camolina di via Lodi Vecchio (34 alloggi a canone sociale a cura di Comune e Aler e 17 abitazioni di edilizia convenzionata realizzate da una cooperativa su terreno assegnato), di quello di via Marchi (dove è in corso la costruzione di altri 17 alloggi a cura del Comune) e del Piano Integrato di Intervento della Secondina (45 alloggi a cura di Aler) - spiega il sindaco, Lorenzo Guerini - Questi interventi hanno contribuito in modo importante a rilanciare in città il settore dell'edilizia sociale, fornendo una prima risposta concreta al fabbisogno di abitazioni a canone moderato, che attualmente vede circa 400 famiglie in lista di attesa per l'assegnazione di un alloggio, con previsioni per l'immediato futuro di circa un centinaio di nuove domande all'anno, a fronte di una disponibilità complessiva che ammonta a 796 abitazioni tra proprietà comunali e dell'Aler, con un tasso di rotazione medio di 30 abitazioni all'anno (appartamenti di risulta che si rendono disponibili per decesso, trasferimento o perdita dei requisiti degli inquilini)".
 
"Con le iniziative varate oggi dalla giunta - sottolinea l'assessore ai lavori pubblici ed al patrimonio, Enrico Brunetti - grazie alla preziosa collaborazione di Aler e della Cooperativa Il Tetto, verranno messe in campo soluzioni per altri 62 alloggi, che insieme ai 62 in corso di realizzazione in via Marchi ed alla Secondina metteranno a disposizione nei prossimi anni un "serbatoio" di ben 124 abitazioni, che secondo le nostre stime porteranno ad un raddoppio del tasso annuale di soddisfazione del fabbisogno, dal 5 al 10 per cento delle domande in graduatoria".
 
"L'intervento dell'Aler in via San Fereolo e quello del Comune in via Fé - osserva il vice sindaco e assessore all'urbanistica, Mario Cremonesi - assumono grande significato anche in termini di riqualificazione delle rispettive aree urbane. Nel primo caso, si tratta di cogliere l'occasione di questo nuovo progetto per proseguire l'opera di miglioramento degli assetti e della dotazione di infrastrutture di una zona che ha caratteristiche peculiari, nella circoscrizione con il maggior numero di abitanti della città (circa 12.000 su una popolazione complessiva di 44.000) e con la maggior densità di insediamenti di edilizia popolare (316 alloggi, oltre ai 200 riscattati dagli inquilini a seguito del piano vendite varato dal Comune nel 2002). Per quanto riguarda via Fé, oltre a completare il recupero del complesso dell'ex Istituto Sordomuti, ristrutturando l'ala rimasta sino ad ora inutilizzata, l'intervento consentirà di sistemare anche le aree esterne, con la realizzazione di spazi verdi e parcheggi".
 
Di seguito, una sintetica descrizione dei provvedimenti approvati.
 
Intervento di edilizia residenziale pubblica in via Da Vinci
Con la delibera approvata oggi, la giunta ha espresso parere favorevole al protocollo d'intesa con Aler (siglato nella mattinata odierna) per la realizzazione dell'intervento da 44 alloggi a canone sociale previsto in via Da Vinci, su un'area di proprietà dell'azienda per l'edilizia residenziale. L'intesa tra i due enti consentirà di presentare la proposta dell'intervento alla Regione, per l'inserimento nell'Accordo di Programma del Piano Nazionale per l'Edilizia Abitativa. Ai sensi del documento, firmato dal sindaco Lorenzo Guerini e dal presidente di Aler, Carlo Facca, il Comune collaborerà alla predisposizione della documentazione necessaria per presentare la proposta, impegnandosi inoltre, in ragione della valenza sociale del progetto, a esentare Aler dal pagamento del contributo di costruzione.
 
"Un aspetto molto importante e qualificante di questa intesa - spiega il presidente di Aler - è quello relativo all'intento espresso congiuntamente dall'azienda e dal Comune di avviare un confronto per condividere la fattibilità urbanistica, amministrativa e tecnicofinanziaria di una iniziativa finalizzata alla riqualificazione e alla valorizzazione dell'esistente complesso di edilizia residenziale pubblica di viale Pavia e con esso dell'intero quartiere San Fereolo. E' infatti indubbio che la cosiddetta "muraglia" richieda un radicale intervento, non solo di tipo manutentivo, ma che renda la sua presenza maggiormente coerente al tessuto circostante e ne favorisca la riqualificazione urbanistica, edilizia e di identità sociale".
 
La proposta progettuale del nuovo intervento in via Da Vinci (elaborata dall'architetto Enrica Premoli) tiene conto per orientamento e morfologia dell'edificio della presenza nelle immediate vicinanze di altri due edifici di edilizia residenziale pubblica, realizzati alla fine degli anni '70. La nuova costruzione avrà una tipologia a linea, con altezza di 5 piani fuori terra, e verrà posizionato tra gli edifici esistenti, lungo il confine sud-est dell'area. Al piano terra è prevista la realizzazione di 44 locali cantine e dei locali tecnici (contatori, centrale termica, deposito). La tipologia degli alloggi prevede la realizzazione di 4 monolocali di 39 metri quadrati, 4 bilocali da 45 metri quadrati e due tipologie di trilocali, la prima di 32 alloggi da 62 metri quadrati, l'altra di 4 alloggi da 60 metri quadrati. Per quanto riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche, verranno realizzati 5 alloggi trilocali accessibili. Considerata la possibile composizione dei nuclei famigliari che potranno accedere alle graduatorie del canone sociale, si è privilegiata una dimensione degli alloggi che possa ospitare persone sole, anziani con eventuale personale di assistenza presso il domicilio, genitori separati con figli e giovani coppie. L'utilizzo di materiali facilmente reperibili sul mercato locale, il ricorso a sistemi a secco per la costruzione degli alloggi, la valorizzazione del contesto e dell'ambiente circostante, la modularità e la bio-sostenibilità dei componenti, fanno si che il progetto rappresenti un esempio di edificazione a basso impatto ambientale, ad alto risparmio energetico e a basso costo.

Ristrutturazione edificio di via Fé
Il progetto preliminare per la ristrutturazione di un'ala dell'edificio di via Fé che un tempo ospitava l'ex Istituto Sordomuti prevede un investimento di 1.700.000 euro, per la realizzazione di 8 alloggi a canone sociale. Di proprietà sino al 1992 dell'ex Ipab (ed in affitto al Comune dall'inizio degli anni '60, dopo la cessazione alla fine degli anni '50 della sua originaria funzione), l'edificio fu sottoposto ad una ristrutturazione nella prima metà degli anni '90, da cui fu esclusa l'ala oggetto dell'intervento ora programmato dall'amministrazione. Questa porzione dell'immobile, che risale ai primi dell'800, ha al suo interno anche una cappella, un tempo chiesa della frazione San Gualtero. La ristrutturazione (per la quale sarà necessario ottenere il parere favorevole della Soprintendenza) prevede anche l'abbattimento delle barriere architettoniche, la sistemazione del cortile a prato verde e parcheggi, la realizzazione di una nuova recinzione in muratura a chiusura del complesso e l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.

Abitazioni con patto di futura vendita
Partendo dalla positiva esperienza di collaborazione maturata tra il 2008 ed il 2009 con il progetto dell'affitto-riscatto (8 abitazioni assegnate in locale, con i canoni di affitto versati nei primi tre anni computati come rate di mutuo per l'acquisto), Comune e Cooperativa Il Tetto promuovono ora un nuovo progetto, relativo alla realizzazione in zona Fontana di 10 alloggi a canone moderato con patto di futura vendita. A questo proposito, nella seduta odierna la giunta comunale ha approvato una lettera di intenti da sottoscrivere con la cooperativa, grazie alla quale Il tetto potrà chiedere alla Regione Lombardia un contributo per finanziare il 30 per cento dei costi dell'intervento. Gli alloggi saranno destinati in particolare a giovani coppie, famiglie monoreditto e donne non coniugate con prole.
(29-09-2010)
 

 
Rendering della palazzina in via Leonardo da VinciRendering della palazzina in via Leonardo da Vinci