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Accordo tra Comune e Provincia per sospendere l'approvazione del PGT

L'iter di approvazione del Piano di Governo del Territorio di Lodi si ferma, per consentire l'adeguamento del Piano Territoriale Provinciale finalizzato a recepire in modo puntuale alcune previsioni sul futuro urbanistico della città capoluogo. La decisione è stata presa d'intesa tra il Comune e la Provincia, a conclusione di un percorso di confronto sviluppatosi durante l'estate e approdato infine all'approvazione di due delibere da parte delle rispettive giunte dei due enti. A ipotizzare questa soluzione era stato il Comune, all'atto della trasmissione alla Provincia, per il parere di competenza, del Pgt adottato lo scorso febbraio dal consiglio comunale. Il 28 agosto, la giunta provinciale aveva quindi deliberato di condividere la richiesta di Palazzo Broletto, attivando le procedure per la variazione del Piano Territoriale Provinciale. Nella seduta svoltasi questa mattina, la giunta municipale ha a sua volta preso atto della posizione espressa dalla Provincia, sancendo la sospensione del procedimento di approvazione del Pgt sino ad avvenuto adeguamento del Ptcp.
 
"Il Piano di Governo del Territorio di Lodi - spiega il vice sindaco e assessore comunale all'urbanistica, Mario Cremonesi - contiene alcune previsioni che sono compatibili con gli obiettivi del Piano Territoriale Provinciale vigente ma non sono in questo puntualmente indicate, benché siano già in linea con l'adeguamento del Ptcp adottato nel 2009 ma non ancora definitivamente approvato. Tenuto conto dell'importanza degli interventi collegati a queste previsioni, a fronte di trasformazioni urbanistiche marginali, Comune e Provincia hanno concordato sull'opportunità di mettere mano al Ptcp vigente per fare in modo che ci sia piena rispondenza tra le indicazioni dei due documenti. Ciò comporterà pertanto la sospensione dell'iter di approvazione del Pgt, che dopo l'adozione dello scorso febbraio, la pubblicazione e la raccolta delle osservazioni (circa 150 quelle presentate) era atteso al definitivo passaggio in consiglio comunale entro novembre"
 
Le variazioni del Ptcp richieste dal Comune riguardavano 6 punti, di cui 3 relativi a modesti ampliamenti di domini urbani e 3 a progetti di rilevanza provinciale.
Nel primo caso, si tratta delle ridefinizioni dei bordi urbani delle frazioni Riolo e Fontana (rispettivamente per 0,2 e 2,1 ettari) e dell'ampliamento dello stabilimento Icr (per circa 2,1 ettari). Nel secondo, si tratta delle previsioni relative alle due nuove fermate urbane del servizio ferroviario (in corrispondenza del polo universitario e del futuro parco industriale) ed alla realizzazione del cosiddetto Polo Lattiero Caseario, finalizzato alla riorganizzazione ed al potenziamento dell'Istituto Sperimentale Lattiero Caseario. Nel suo parere, la Provincia ha espresso assenso per 5 delle 6 questioni sollevate nella richiesta del Comune, valutando non necessaria solo l'indicazione della fermata ferroviaria presso il futuro parco industriale.
 
"E' opportuno sottolineare l'importanza degli interventi legati alle variazioni degli ambiti urbani di Riolo e Fontana ed all'ampliamento della zona produttiva dell'Icr - aggiunge l'assessore Cremonesi. Per Riolo si tratta di ridefinire l'assetto dell'area urbanizzata in conseguenza della realizzazione della variante all'ex strada statale 472, potenziando il sistema di dotazioni della frazione, negli spazi interclusi fra il vecchio ed il nuovo tracciato viabilistico, con particolare riferimento alle aree verdi. Nel caso di Fontana, le modifiche consentiranno l'ampliamento degli spazi sportivi e ricreativi della parrocchia, che in questo modo risulteranno riqualificati e completati, concentrando gli spazi pubblici della frazione. Quanto all'Icr, l'ampliamento è funzionale all'adeguamento tecnologico, allo sviluppo ed alla riorganizzazione di un'importante azienda locale, da oltre 20 anni insediata nel territorio comunale. Questa esigenza è stata manifestata presentando una osservazione al Pgt adottato, che il Comune ha intenzione di recepire, relativamente ad un'area di 2,1 ettari. L'azienda ha richiesto un ampliamento anche su una porzione a sud dell'attuale insediamento, che ricade all'interno dell'area di competenza del Parco Adda Sud, rendendo necessario un adeguamento del Piano di Coordinamento del Parco, nel contesto della variante generale il cui procedimento è stato avviato dall'ente lo scorso giugno.
 
(24-09-2010)