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Albo contributi, la replica del Comune

La recente serie di articoli giornalistici che si sono occupati dell'Albo di provvidenze economiche compilato e messo on line dal Comune di Lodi, secondo quanto previsto dalla legge, spinge l'Amministrazione comunale ad alcune precisazioni, utili a comprendere meglio il tema.

"Siamo rimasti colpiti ed un po' amareggiati - esordisce il Vice Sindaco Mario Cremonesi - dalla polemica che gli articoli sembrano aver scatenato. E' sempre stato molto chiaro, anche ma non solo durante la recente campagna elettorale, la dichiarata scelta politica di questa Amministrazione, premiata del resto dal giudizio degli elettori, quella di intervenire attivamente a sostegno delle molte persone e famiglie che, in questi ultimi due anni specialmente, hanno subito più di altri gli effetti della crisi economica. Abbiamo tenuto alto il livello della spesa sociale proprio per questo motivo, supportati da una serie inequivocabile di dati: il raddoppio delle persone che si sono rivolte direttamente ai servizi sociali tra 2008 e 2009 (raggiungendo, in alcuni picchi, anche le 80 presenze giornaliere!), l'attivazione di numerosi tavoli di confronto tra Enti territoriali e con i Sindacati, la costituzione infine di appositi e ben noti fondi anticrisi, non ultimo quello messo in campo dalla Diocesi di Lodi. Tutte iniziative di grande rilevanza ed impatto, sociale e mediatico, che insistono nella medesima direzione, quella di aiutare singoli e famiglie, italiani e stranieri, ad affrontare la grave ondata di crisi e di disagio psicologico che ne è derivato. Stupirsi o accorgersi ora, nel quadro che tutti conosciamo, che il Comune ha aumentato i contributi, così come lamentarsi del fatto che, per mero rispetto delle singole persone interessate, non ne pubblichiamo e non ne pubblicheremo per intero nomi e cognomi, mi pare veramente paradossale".
 
"L'albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica" è curato, per conto dell'intero Ente, dal Settore dei servizi sociali, che raccoglie, oltre ai propri, anche la serie di contributi gestiti dagli altri settori comunali, poi redige l'Albo e lo pubblica, in base al D.P.R. 7 aprile 2000 n°. 118.
Si compone di alcune parti: la prima riguarda le singole persone che, a vari titoli di legge e di normative (nazionali e regionali), possono risultare beneficiarie di forme di contributi economici, che vengono erogati dal Comune secondo dispositivi: in tutto nel 2009 sono stati 1231 i soggetti beneficiati.
La seconda parte dell'Albo riguarda invece per la maggior parte le Associazioni raggiunte da contributo economico, che nel 2009 sono state 189, con un'appendice per altre tipologie, quali le famiglie numerose che a Lodi sono in numero di 40 (dai 4 figli in su) esentate dalla TARSU ed infine alcune persone anziane in difficoltà, aiutate con contributo integrativo della retta presso la Casa di riposo - ASP "S. Chiara".

Il Comune, secondo un'opzione che la legge consente, ha scelto di indicare nell'Albo le Associazioni per esteso ed invece ogni singola persona solo con le iniziali del cognome e del nome, per tutelarne la privacy.
L'albo ogni anno viene approvato con deliberazione di Giunta, poi pubblicato di norma in tarda primavera (non esiste un obbligo temporale per la pubblicazione durante l'anno) sia all'Albo Pretorio sia sul sito internet, così da darne massima divulgazione.

"Per quanto possibile, abbiamo dato risposta - concludono unanimemente gli Assessori della Giunta interessati dal provvedimento - alle necessità espresse dai bisogni diffusi, secondo quanto la L. 328/2000 suggerisce, vale a dire utilizzando il metodo della sussidiarietà che prevede il pieno coinvolgimento dei protagonisti di base, dunque agevolando le proposte ed il contributo delle Associazioni. Ci si divide i compiti: dopo un'analisi comune del bisogno, il Comune tiene sempre in capo a sé la regia dei progetti, ma li realizza spesso grazie all'esperienza sul campo ed alla collaborazione preziosa, umana e strumentale, delle Associazioni, così da favorire appunto sia il protagonismo locale sia l'affermazione di una naturale spinta 'dal basso' della città. Crediamo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti, perché Lodi rispetto a qualche anno fa è certamente una città molto più vivace nei campi della cultura, dello sport, della socialità, dell'attenzione ai bisogni delle persone".

Lodi, 23 agosto 2010