Home  /  Ambiente ed Ecologia - Tutte le notizie / 2010 / Luglio / Ritorna il Circo in Piazza con una rilettura della Divina Commedia

Ritorna il Circo in Piazza con una rilettura della Divina Commedia

Magia, teatro, acrobazia, musica, danza, fiamme, scintille, braci, bagliori, lapilli, roghi, pire, tizzoni, faville: è il Circo in Piazza, uno degli appuntamenti più attesi di Lodi al Sole, che torna anche per l'edizione 2010 della rassegna di eventi estivi, con due proposte.
La prima, in programma giovedì 22 luglio (ore 21.15, piazza della Vittoria) vedrà il Laboratorio degli Archetipi protagonista di A riveder le stelle, uno spettacolo che si ispira alla rilettura di alcuni Canti della Divina Commedia, che presentano un'assonanza a tratti incredibile con le contraddizione del mondo attuale. Il Circo in Piazza tornerà poi il 28 agosto, con il Progetto Bagliori di Pietro Chiarenza, che presenterà lo spettacolo Il Gigante di Fuoco.
 
Forte dell'osservazione fatta da uno studioso di amplissima cultura (quale fu nel Novecento il teologo Hans Urs von Balthasar) a proposito della mirabile somiglianza che talvolta la Divina Commedia presenta con le atmosfere del mondo circense, l'azione teatrale ripercorre idealmente sul filo teso tra teatro-circo e teatro-danza l'itinerario dell'Inferno dantesco. Cinque giovani attori, che di Dante condividono l'esperienza dura e dolorosa della lontananza dalla terra natia, cinque giovani rifugiati, danno inizio su un cerchio di sabbia al racconto dello smarrimento del poeta e dell'incontro con le tre fiere che gli sbarrarono il cammino. Un cerchio di fuoco annuncia l'approssimarsi dello spazio infero. Attraverso la porta che invita a deporre ogni speranza, le cinque controfigure di Dante si avviano, ora guidate da un Virgilio trampoliere ora ostacolate da figure sataniche, a percorrere la grande discesa. Frammenti del testo dantesco raccolti in una partitura dai ritmi cangianti accompagnano le azioni ove si alternano, si fronteggiano e operano all'unisono i cinque "Dante", due trampolieri, sei danzatori, quattro attorianimatori, sei giovani studenti e un'insegnante. Nel percorso "a riveder le stelle" l'azione si sofferma in particolare sul contesto simbolico di alcuni Canti che paiono ben attenersi alla contemporaneità della storia in cui siamo immersi, "l'inferno quotidiano" di cui parla Italo Calvino nelle parole con cui Marco Polo chiude Le città invisibili. Un Minosse dall'alto del suo insindacabile giudizio destina le anime, che nel Canto V entrano sotto il peso dei loro comportamenti. Un fiume vermiglio, "la riviera del sangue", la guerra, l'attacco dei demoni, evocano i violenti del Canto XII, così alberi-fantocci, voli d'arpie, inseguimento di "cagne bramose" e un dilagare di insetti danno forma alla rilettura dei Canti XIII, XIV e XVII, lungo i quali si dispiega il grande affresco dantesco di ogni forma di violenza. Un demone di fuoco irrompe dal Canto XXI, così denso di attualità: il Canto dei concussori e dei corruttori. Al dileguare del demone la scena sprofonda nella solitudine di due figure, che lentamente avanzano sotto il peso di cappe di piombo, l'effigie infernale degli ipocriti del Canto XXIII. Man mano che la discesa avanza, il paesaggio di fuoco cede il posto al gelo che avvolge nel Canto XXXII i traditori. L'ingresso in scena di un gigante precede l'incontro con le anime ghiacciate. Una scala che si sposta nello spazio, un triplice gioco di sali-scendi conduce i pellegrini dell'Inferno a cercare il pertugio da cui rimettersi in cammino nel respiro di un cerchio stellato. L'azione teatrale si inscrive nel progetto di ricerca Lo spazio in scena che da tempo Laboratorio degli Archetipi sta sviluppandoattorno ai temi cruciali dell'ambiente, del teatro e della mente, nella duplice prospettiva di un percorso di formazione di giovani professionalità e di un'offerta di opportunità di integrazione sociale. Ideazione e regia di Giacomo Camuri e Giannetta Musitelli con la collaborazione di Emilio Martinelli. Con i coreografi Ines Ambrosini e Andrea Butera danzano Lidia Carew, Alice Beatrice Carrino, Fabrizio Marongiu, Sara Perra. Con Nicola Solari animano le azioni Sabrina Inzaghi, Luca Maccagni, Veronica Vignati, coordinatori del laboratorio di scenotecnica. Attori-trampolieri sono Tatiana Gaetani ed Emilio Martinelli. Suonano (con le musiche originali composte da Carlo Cialdo Capelli) Matteo Gasparini, Isacco Migliorini, Giampiero Toffano. Con la voce narrante di Marco Pepe viaggiano negli spazi inferi Zullermi Borges Delgado, Khadija Husein, Grace Lukky, Flavien Mensah Kouassi, Cristopher Onwendimma (i cinque "Dante"), Anna Di Staso, Simona Dordoni, Lucia Gotra, Alvin Makam, Danielle Mbiadou, Mikail Peviani, Silvia Piantanida.

(19-07-2010)