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Assegnazione degli alloggi E.R.P. Anno 2010

"La possibilità di ridurre la quota riservata ai non residenti è una facoltà prevista dalla legge regionale - ricorda l'assessore comunale al patrimonio, Enrico Brunetti - di cui abbiamo deciso di avvalerci in considerazione dei dati emersi dall'analisi delle graduatorie degli ultimi anni, che ha fatto emergere un significativo aumento di domande di assegnazione da parte di famiglie che non abitano a Lodi. Con un indice di rotazione annuo di circa 40 alloggi che mediamente si rendono disponibili per nuove assegnazioni, su un patrimonio di edilizia residenziale pubblica che in città ammonta a circa 850 abitazioni tra proprietà del Comune e di Aler, a fronte di una graduatoria che attualmente vede in lista di attesa 425 famiglie, ci è parso che una quota del 10 per cento fosse eccessiva e che fosse necessario riservare maggiori opportunità di assegnazione a chi risiede stabilmente a Lodi. Non chiudiamo certamente le porte a chi viene da fuori, ma bisogna anche evitare che la città capoluogo venga sempre più individuata come valvola di sfogo territoriale di problematiche che maturano in altri contesti locali, dove magari da tempo (anche a causa delle evidenti difficoltà economiche che colpiscono anche il settore dell'edilizia sociale) non si promuovono iniziative per affrontare la questione".
 
Dopo uno stallo che perdurava dal 2001 (quando venne effettuata la consegna degli alloggi popolari realizzati in zona Pratello), negli ultimi due anni a Lodi il comparto dell'edilizia sociale è stato sensibilmente rilanciato, grazie al Piano di Edilizia Economica e Popolare di via Lodivecchio (34 appartamenti realizzati da Comune e Aler), ai 6 appartamenti in zona Marescalca recuperati e affidati in gestione alla cooperativa DarCasa e ai nuovi Peep di via Marchi e via Amendola in corso di realizzazione (nel primo caso 17 alloggi a cura del Comune con un investimento di oltre 2 milioni di euro, nel secondo 24 appartamenti a cura di Aler), che saranno completati all'inizio del 2012.
 
A questa nuova dotazione di edilizia sociale si aggiungono poi alcune importanti iniziative di edilizia convenzionata (oltre 100 abitazioni tra via Lodi Vecchio e via Maestri del Lavoro), "mentre nella prospettiva a medio termine - sottolinea il vice sindaco e assessore all'urbanistica Mario Cremonesi - interverrà il nuovo Piano di Governo del Territorio, che prevede la realizzazione di circa 400 abitazioni sociali, a cura anche di operatori privati, grazie ad un meccanismo che impone di riservare all'edilizia sociale una quota inderogabile di ogni piano di edilizia residenziale che verrà promosso in città, favorendo un mix di funzioni e tipologie abitative che garantirà un corretto equilibrio e scongiurerà quei fenomeni di "ghettizzazione" che spesso in passato hanno colpito, a Lodi e ovunque in Italia, l'edilizia sociale".
 
(09-10-2010)