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Laus Concertus: la musica al tempo di Caravaggio

Sabato 3 luglio il gruppo di musica antica Laus Concentus, fondato dal liutista Maurizio Piantelli, suonerà all'interno del X Festival Internazionale di Musica promosso dal prestigioso Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo. L'occasione è stata studiata dal direttore artistico del Festival, il grande Sergey Yevtushenko, per valorizzare il bellissimo e famosissimo quadro di Caravaggio raffigurante un suonatore di liuto, conservato proprio all'Hermitage. E il Laus Concentus proporrà infatti, con l'organico di due liuti (Maurizio Piantelli e Massimo Lonardi) e la splendida voce della soprano Renata Fusco, un concerto dedicato alle musiche al tempo di Caravaggio.
 
Il concerto sarà poi replicato domenica 4 luglio (al ritorno del gruppo dalla trasferta russa) presso il chiostro dell'Ospedale Vecchio (ore 21.15, ingresso da via Bassi), per la sezione Concerti In Corte della rassegna Lodi al Sole.

Al tempo di Caravaggio il linguaggio musicale riveste una straordinaria importanza, non solo per la quantità e la bellezza del repertorio in uso ai quei tempi ma anche per la sua presenza all'interno della pittura stessa. Il fenomeno è contestuale alla produzione pittorica dei primi anni romani del Caravaggio che, nei suoi dipinti di soggetto musicale, mette a fuoco la funzione esplicativa e significante della musica all'interno dell'ideazione pittorica. Il repertorio che il Laus Concentus proporrà in occasione del concerto in programma domenica 4 luglio abbina proprio le musiche ai quadri del grande artista, partendo da alcuni brani dedicati alla sua tormentata personalità (Angeli e Demoni), per poi proseguire con le suggestive pagine di Bartolomeo Tromboncino e Francesco Soto ispirate alla nota Madonna di Loreto o la villanella napoletana Si le femmene purtassero laspada, collegata alla Giuditta e Oloferne. Non mancherà anche una intrigante parentesi"lodigiana": il liutista Maurizio Piantelli eseguirà infatti alcuni brani di Francesco Quartiron, liutista vissuto a Lodi nei primi del '600, che proprio negli anni napoletani del pittore lasciava in quella città (dove si trovava forse per un viaggio di lavoro) il suo prezioso manoscritto (ora conservato appunto al Conservatorio di Napoli). Al quadro dell'AmorVincitore sono dedicati i brani di Giulio Caccini (Tu ch'ai le penne Amore), Giovanni Stefani(Amante Felice) e Claudio Monteverdi (Si dolce è il tormento) e la morte prematura emisteriosa (avvenuta a Porto Ercole il 18 luglio 1610) di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi è raccontata dalla struggente Vurria ca fossi ciàula e ca vulasse (Vorrei essere unagazza e volare).

(30-06-2010)
 

 
Laus Concertus