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Giornate europee del Patrimonio Culturale: Harald Hartrung a Lodi sabato 26 settembre

 
Sarà il grande poeta tedesco Harald Hartung l'ospite d'onore de La Poesia con la Musica e l'Arte: sonate e capricci musicali, l'iniziativa promossa da Comune di Lodi e Associazione Poesia, la vita nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, indette dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in programma sabato 26 settembre (ore 17.00) presso l'ex convento di Santa Chiara Nuova, in via delle Orfane.
Hartung giungerà così a Lodi un anno dopo il riconoscimento attribuitogli nel 2008 alla 7ª edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Sulle orme di Ada Negri, per la sezione poesia edita, con la raccolta Sogna più lento (edizioni Scheiwiller): in quell'occasione, il poeta non aveva potuto presentarsi direttamente a ritirare il premio, ma aveva trasmesso un messaggio in cui si riprometteva di rimediare successivamente, proposito a cui potrà così mantenere fede con la sua gradita partecipazione alla manifestazione di sabato 26 settembre.
A coordinare l'incontro con Hartung sarà Ferruccio Pallavera, direttore de il Cittadino; sono inoltre previsti gli interventi di Cristina Mondatori (presidente della giuria del Premio Ada Negri), Giuseppe Cremascoli (presidente onorario dell'Associazione Poesia, la vita) ed Amedeo Anelli (direttore della rivista di poesia e filosofia Kamen). A seguire, verrà tributato un omaggio a Federica Galli, per la sua attività nel campo delle incisioni d'arte, con gli interventi dell'architetto Silvana Garufi (già responsabile per il Lodigiano della Soprintendenza ai beni artistici e monumentali) e del pittore ed incisore Ugo Maffi. In chiusura, spazio alla musica, con Ernesto Merlini (conservatore del prezioso Serassi custodito presso Santa Chiara Nuova) all'organo e Abigeila Voshtin al violino che interpreteranno pagine dei repertori di Handel e Haydn.
Harald Hartung è nato nel 1932 a Herne, nella Ruhr tedesca, e vive a Berlino.
È professore di letteratura, critico su grandi giornali tedeschi, curatore di antologie della lirica del secondo Novecento, pittore e poeta. Ha cominciato a pubblicare nei primi anni '70 e ha raggiunto negli anni '80 la notorietà e importanti premi.
Sogna più lento, il suo più recente successo, contiene sette cicli composti fra 1995 e 2001 ed è incluso nell'edizione delle poesie complete Aktennotiz meines Engels (2005, Dagli atti del mio angelo).
Ironico, benevolo, tenero ma anche tragico nelle miniature dell'istante e nei sobri flash dalla memoria personale e collettiva, Hartung percorre la sua vita dall'infanzia sotto i segni grotteschi del nazismo e sanguinosi scenari di guerra - e questa è la materia più toccante  del libro - all'adolescenza postbellica, al culto di Marx e Reich negli anni '60 e '70, alla "svolta" tedesca dell'89, all'odierno imperversare della TV, ai luoghi esotici che oggi tutti visitano, alla pecora Dolly. Ma Hartung riflette anche sulla condizione dell'artista, fra parole ormai quasi senza senso e masse di poeti che somigliano agli "esuberi" a rischio di licenziamento, e nei suoi voluti saltuari omaggi alla tradizione, al canto di Goethe e di Heine, c'è un volgersi alle forme del passato che è un tratto saliente della poesia postmoderna.

(23-09-2009)