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Bilancio di previsione 2009. Aggiornato a quota 80.809.000 lo stanziamento complessivo

 
BILANCIO DI PREVISIONE 2009, AGGIORNATO A QUOTA 80.809.000 EURO LO STANZIAMENTO COMPLESSIVO CON UNA VARIAZIONE DI 2 MILIONI DI EURO TRA SPESA CORRENTE E DI INVESTIMENTO

Sale a 80.809.000 euro la quota di pareggio programmata per il bilancio 2009 del Comune di Lodi, a fronte di 78.809.000 euro della previsione precedente. La modifica dello stanziamento di bilancio è conseguente alla variazione approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 24 settembre (con 22 voti favorevoli, 10 contrari ed 1 astensione), contestualmente alla verifica sull'equilibrio della gestione finanziaria e lo stato di attuazione dei programmi. Complessivamente, la variazione mobilita maggiori risorse per 2 milioni di euro, di cui 1.784.000 per la spesa corrente (in particolare 1.100.000 euro per le attività socio assistenziali del Piano di Zona) e 216.000 euro per gli investimenti. L'aumento dello stanziamento di bilancio è finanziato per quanto riguarda la parte corrente da maggiori entrate da riscossione di utili da aziende partecipate per 159.000 euro, da riscossione di Ici e Tosap ordinarie e accertamenti sul pregresso per 262.000 euro, da recupero di imposte arretrate per 75.000 euro e canoni di concessioni cimiteriali per 83.000 euro, oltre ad un contributo della Regione Lombardia di 1.100.000 euro per le attività del Piano di Zona. Tra le voci di spesa corrente finanziate con la variazione, da segnalare uno stanziamento di 50.000 euro per l'aumento dei contributi a favore delle scuole materne private. Per la parte investimenti, si registrano contributi straordinari regionali in entrata per 296.000 euro, di cui 216.000 relativi al progetto del Distretto del Commercio e 80.000 destinati a lavori di manutenzione ordinaria degli edifici sede di scuole medie (con conseguente riduzione per un pari importo della quota di investimento coperta con risorse proprie del Comune, derivanti da oneri di urbanizzazione). La ripartizione della spesa di bilancio aggiornata a seguito della variazione è la seguente: spese correnti 46.930.000 euro, spesa per investimenti 21.852.000 euro, rimborso mutui 5.487.000 euro, spese per servizi conto terzi 6.540.000 euro. Tra gli allegati alla delibera approvata dal Consiglio Comunale è compreso il prospetto di conciliazione con gli obiettivi di saldo tra entrate e uscite fissati dalla normativa nazionale sul Patto di Stabilità Interno, la cui disciplina si basa sul criterio misto di competenza per la parte corrente e di cassa per la parte investimenti. A questo proposito, nel corso della relazione tenuta in aula per illustrare la variazione, l'assessore al bilancio Roberto Getilli ha sottolineato come le ripetute modifiche apportate dal legislatore alla disciplina del Patto successivamente all'entrata in vigore della legge finanziaria per il 2009 e all'approvazione del bilancio di previsione abbiano comportato un significativo inasprimento degli obiettivi di saldo, passati da un saldo negativo di 3.592.000 euro ad uno positivo di 3.774.000.
"All'atto pratico - ha chiarito l'assessore - ciò significa che per rispettare il Patto di Stabilità Interno, nel 2009 il Comune di Lodi dovrebbe incassare 3.774.000 euro in più rispetto agli importi spesi per investimenti in opere pubbliche già dotati di completa copertura finanziaria. E' come se lo Stato ci dicesse che per spendere 1 milione di euro dobbiamo averne in cassa quasi 5. L'effetto di questa norma è irragionevole, perché anche qualora l'obiettivo di saldo venisse raggiunto, quei 3.774.000 euro resterebbero congelati e non potrebbero essere utilizzati. L'alternativa sarebbe quella di ritardare il pagamento di lavori che sono già stati realizzati, in aperta contraddizione con le stesse disposizioni di legge, che ancora recentemente (con il cosiddetto "decreto anticrisi" dello scorso luglio) impongono alle amministrazione pubbliche di liquidare tempestivamente le somme dovute per forniture e appalti. Si tratta in ogni caso di una alternativa che l'amministrazione comunale non intende praticare, ritenendo che il blocco dei pagamenti non potrebbe che aggravare la già compromessa situazione economica che sta colpendo pesantemente le imprese fornitrici, per giunta esponendo il Comune al rischio di azioni di recupero delle somme dovute, con aggravio di interessi per ritardato pagamento ed eventuali azioni di responsabilità amministrativa per danno erariale. L'amministrazione è quindi intenzionata a portare comunque a compimento gli interventi già in corso ed a realizzare i programmi impostati con il bilancio di previsione. Con una apposita delibera di giunta sono stati in ogni caso impartiti precisi indirizzi ai dirigenti dei vari settori, al fine di tentare il raggiungimento dell'obiettivo di saldo programmatico o, quanto meno, di limitare il divario tra lo stesso e quelle effettivo che verrà eventualmente rilevato a fine anno. "

(25-09-2009)